Vita Chiesa

Islam in Europa: messaggio vescovi europei, dialogo è «imperativo» per costruire pace

Nella tre giorni di lavoro, la rete europea dei responsabili per il dialogo con le comunità musulmane del continente si sono confrontati sull’origine e le cause del fenomeno di radicalizzazione di alcune comunità musulmane in Europa e hanno scambiato attorno ad alcune esperienze di dialogo in corso in particolare in Spagna, Svizzera, Germania, Francia e Bosnia-Erzegovina. «L’Islam – si legge nel messaggio – è una religione ricca e varia nella sua tradizione, con molte scuole di pensiero. Tuttavia, come tutte le religioni, si trova ad affrontare sfide di radicalizzazione nel contesto contemporaneo. Per superare la radicalizzazione, abbiamo bisogno della libertà di religione e del suo principio fondamentale, la libertà di coscienza». I delegati europei hanno sottolineato in questi giorni l’importante della formazione religiosa. «L’educazione religiosa – si legge infatti nel messaggio finale – gioca un ruolo importante nel rafforzamento della propria identità religiosa nel pieno rispetto delle convinzioni religiose degli altri. Aiuta anche a costruire la solidarietà con gli emarginati, i perseguitati e le vittime della radicalizzazione qualsiasi sia il loro credo».

«Quale frutto della nostra riflessione su queste sfide – scrivono vescovi e delegati europei -, rinnoviamo e approfondiamo il nostro impegno per il dialogo dal punto di vista religioso, culturale e sociale. Rinnoviamo il nostro impegno per un incontro dinamico con i musulmani sia a livello intellettuale-accademico sia al livello di vita vissuta». I vescovi sono consapevoli delle difficoltà e degli ostacoli che il dialogo incontra nell’Europa di oggi, «in particolare alla luce delle sfide poste dalla secolarizzazione e dai movimenti populisti sia al Cristianesimo sia all’Islam».

Ed aggiungono: «Un dialogo autentico richiede che le nostre comunità cristiane continuino a essere testimoni viventi della Parola di Dio, comunità di preghiera e accoglienti «l’altro» che vive in mezzo a noi. Il Giubileo della Misericordia ci fornisce un’opportunità unica per dimostrare che è possibile vivere insieme e condividere aspirazioni comuni. La Misericordia non domina. La Misericordia crea «spazio» per la diversità e l’accettazione dell’altro». «Quale frutto della nostra riflessione su queste sfide – scrivono vescovi e delegati europei -, rinnoviamo e approfondiamo il nostro impegno per il dialogo dal punto di vista religioso, culturale e sociale. Rinnoviamo il nostro impegno per un incontro dinamico con i musulmani sia a livello intellettuale-accademico sia al livello di vita vissuta».

I vescovi sono consapevoli delle difficoltà e degli ostacoli che il dialogo incontra nell’Europa di oggi, «in particolare alla luce delle sfide poste dalla secolarizzazione e dai movimenti populisti sia al Cristianesimo sia all’Islam». Ed aggiungono: «Un dialogo autentico richiede che le nostre comunità cristiane continuino a essere testimoni viventi della Parola di Dio, comunità di preghiera e accoglienti «l’altro» che vive in mezzo a noi. Il Giubileo della Misericordia ci fornisce un’opportunità unica per dimostrare che è possibile vivere insieme e condividere aspirazioni comuni. La Misericordia non domina. La Misericordia crea «spazio» per la diversità e l’accettazione dell’altro».