Vita Chiesa

La Gmg di chi è rimasto in Toscana

A Sydney sono andati almeno in 300 dalla Toscana, ma molti di più sono stati i giovani che hanno seguito i due giorni clou della Gmg 2008, con dirette tv (della veglia e della Messa conclusiva) e tante altre iniziative. Ecco una panoramica di questi appuntamenti toscani, da Monte Senario a Castiglion della Pescaia, dal tour itinerante dei fiesolani alla festa a Marina di Pisa.

Firenze: Sydney? è un… MonteRiuscire a portare l’Australia in Toscana. Questo è stato l’obiettivo raggiunto da «Sydney…? Un Monte!», l’iniziativa organizzata dalla Diocesi di Firenze per radunare i giovani a Monte Senario dal 18 al 20 luglio, in occasione della Veglia del Papa e della Messa conclusiva della Gmg australiana (nella foto grande in alto). Una tre giorni intensa, in cui si sono alternati momenti di festa e dei allegria ad altri di formazione e di preghiera coinvolgente. Dopo gli arrivi del venerdì pomeriggio, il «Grande gioco notturno» ha animato la serata sul tema dello Spirito Santo e dei suoi doni, con sette prove che i vari gruppi dovevano superare. Spazio poi alla preghiera con «Un sms per Lui», vale a dire la possibilità di mandare un messaggino dal cellulare con un’intenzione e vederlo proiettato su una parete del convento dei Servi di Maria.

Giornata dedicata alla catechesi e alla formazione quella di sabato, con le parole di don Stefano Manetti, rettore del Seminario Arcivescovile di Firenze, che ha spiegato il ruolo dello Spirito nella vita di fede e di come la potenza dello Spirito agisca sempre con grande discrezione ma con altrettanta efficacia nell’esistenza di ciascuno. Tutti riuniti poi per seguire in diretta la Veglia presieduta da Benedetto XVI, un momento di forte comunione con chi si è recato dall’altra parte del mondo grazie al collegamento satellitare. Il pomeriggio è stato incentrato ancora una volta sulla riflessione di quanto lo Spirito si presente nella vita di tutti i giorni: laboratori teatrali e artistici e un percorso lungo i sentieri attorno al Monte per pensare e dialogare intorno allo Spirito Santo. Spazio alla festa e alla musica con il grande spettacolo che è andato in scena dopo cena: un coro gospel e altri gruppi hanno animato la serata, intervallandosi tra momenti intensi di testimonianza, come quella di don Francesco Guarguaglini, missionario per dieci anni in Ciad.

A mezzanotte le «Fontane di Luce» hanno illuminato Monte Senario. Riconciliazione, Adorazione Eucaristica, diretta con Sydney per la Messa finale, salvaguardia del creato, solidarietà e volontariato, vocazione, il ruolo di Maria nella nostra vita sono stati i temi affrontati nei vari punti disposti attorno al Santuario. I giovani hanno risposto con slancio a questa iniziativa, rimanendo alzati fino a tarda notte. Celebrazione Eucaristica conclusiva la domenica mattina, con il cardinale Antonelli che ha ricordato a tutti quanti l’impegno per una vita sotto lo sguardo dello Spirito Santo. Appuntamento per tutti a Madrid nel 2011. Nel mezzo tre anni intensi in cui essere veri testimoni dell’amore di Dio.Jacopo Masini

Diocesi della Metropolia di Siena: Serata con la Koll e i nomadelfiOltre trecento i giovani confluiti a Castiglione della Pescaia per le «Luci di speranza», il meeting con veglia notturna (nella foto sopra a sinistra), promosso dalle cinque Diocesi della Metropolia di Siena, in concomitanza e collegamento con i loro coetanei che li rappresentavano direttamente a Sydney, nell’incontro con il Papa. Dall’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Mantalcino e dalle Diocesi di Grosseto, Massa Marittima- iombino, Pitigliano-Sovana-Orbetello e Montepulciano-Chiusi-Pienza, altre ai numerosi giovani erano calati in Maremma anche amici meno giovani, molti sacerdoti e, sostituendo il «calare» con qualche verbo più riguardoso, anche i vescovi. Anzi, oltre al loro saluto, è stata pronunciata anche un’approfondita riflessione da parte di p. Rodolfo Cetoloni, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza. La partecipazione poi si era arricchita con Castiglionesi e villeggianti, particolarmente presenti in questo periodo balneare.

Il tutto è iniziato con il ritrovo dei giovani alla chiesa di S. Maria Goretti, momento di preghiera e partenza in fiaccolata dal piano su per le vie del borgo, fino a Piazza Solti. Che chiamarla piazza è un peccato, di tratta in realtà di una vera e propria, ampia, terrazza naturale sul golfo, con ai piedi la Castiglione estiva e più in là le luci di Marina di Grosseto e della stessa città capoluogo della Maremma. I figli di Nomadelfia hanno offerto le prime coreografie e le prime rappresentazioni, anzi hanno offerto la prima delle «Serate di Nomadelfia», che si accingono a portare in giro per l’Italia. Coreografie intramezzate da un documentario sulla città dove la fraternità è legge e da una testimonianza di Franceco, il presidente della comunità. È il Vangelo in piazza, così come aveva ordinato loro don Zeno fin dal 1966.

Poi la testimonianza di Claudia Koll, che ha veramente scosso l’uditorio, con la sua confessione spontanea, semplice e grande al tempo stesso, alla portata del cuore e dell’anima di tutti, giovani e meno.

Musica scatenata della Wenghhouse Band e dei Custos, moderata solo un attimo dalle riflessioni, pacate e profonde, di mons. Cetoloni. A mezzanotte, la fine; ma solo della prima parte. Perché da allora terminava la festa e cominciava la veglia. E mentre nella vicina chiesa di S. Maria del Giglio aveva luogo l’adorazione eucaristica, fino all’alba, in Piazza Solti si piantavano le «Fontane di luce», spazzi fortemente illuminati nella penombra della grande piazza-terrazza, dove si formavano capannelli, proprio come un tempo alle fontane del villaggio, per parlare con esperti e con giovani testimoni, o con sacerdoti, di mille problemi, riconducibili a tre tematiche fondamentali: la famiglia, la vocazione, la riconciliazione. Una serata e una notte, che molti stenteranno davvero a dimenticare.

Affrico Dondolini

Lucca: Una «passeggiata» spiritualeAnche a Lucca chi era rimasto in Italia ha avuto la possibilità di vivere in diretta i momenti clou della Gmg di Sydney. La «due giorni», che si è tenuta al Seminario Arcivescovile, ha coinvolto un centinaio di giovani. Dopo una breve preghiera e la presentazione della Gmg con la sua storia e con la lettura dei passi più significativi del messaggio di papa Benedetto XVI, i giovani hanno riflettuto su un brano del Vangelo di Matteo (16, 24-26), aiutati dalle parole di san Francesco Saverio e sant’Ignazio di Loyola. L’arcivescovo di Lucca, mons. Castellani li ha esortati a non limitarsi a vedere la fatica della vita, ma a contemplare, e a vivere felici, la bellezza di «costruire» la propria vita come «opera» del Signore. Alle 11 è partita la diretta via satellite con la Veglia del Papa. Nel pomeriggio di sabato «passeggiata spirituale», una camminata di 2 tappe per fare amicizia e riflettere sulla realtà del mondo giovanile, partendo dal brano evangelico dei discepoli di Emmaus e stimolati da alcuni articoli di giornali. Dopo cena la Veglia. I giovani si sono ritrovati nel loggiato e dopo la Liturgia della Parola, dividendosi a gruppi hanno cercato di lasciarsi interpellare da quanto ascoltato, confrontandosi e scambiandosi idee e opinioni. Poi si sono riuniti nel prato, dove, dopo aver allestito la mensa, è stata celebrata l’Eucaristia. La notte è poi continuata con canti e giochi.

La domenica mattina dopo le lodi i giovani hanno potuto ascoltare alcune testimonianze di vita di giovani cristiani: una suora delle sorelle di S. Gemma, una ragazza dell’ufficio missionario, i seminaristi di Lucca e una coppia di sposi.

Fiesole: In marcia dal Casentino a LoppianoHa percorso anche la diocesi di Fiesole la croce della Gmg, in mano ai giovani che hanno partecipato al pellegrinaggio attraverso varie tappe e parrocchie del territorio. Strada in Casentino, Romena, Pratovecchio, Stia, San Giovanni Valdarno, Castelfranco di Sopra, Pian di Scò, Matassino, Incisa, Loppiano: queste le tappe dal 15 al 20 luglio. E durante questo itinerario i giovani hanno incontrato alcune realtà spirituali e di accoglienza della diocesi quali la Fraternità di Romena, la Fraternità della Visitazione di Pian di Scò, le Monache Domenicane di Pratovecchio. Sabato 19 luglio l’incontro si è aperto a tutti coloro che avessero voluto condividere l’esperienza e lo spirito della Gmg nella Mariapoli. Dalle 21.30, infatti, presso l’auditorium «Maria Theotokos» a Loppiano, le testimonianze del cammino si sono alternate a momenti di musica, balli etnici e divertimento in attesa del collegamento con Sidney. Una performance di letture, musica, coreografie e dimostrazione di calligrafia cinese ha segnato il risultato dei tre workshops che si erano tenuti nel pomeriggio sempre a Loppiano su teatro, danza e lingua cinese appunto. La serata è stata, infine, conclusa, da una drammatizzazione-riflessione sull’attualità della figura di Gesù Cristo e tratta da alcuni brani di «Processo a Gesù» di Diego Fabbri. La domenica 20 infine la conclusione con la messa celebrata dal vescovo Luciano Giovanetti nella santuario Maria Theotokos. Pisa: Tra «Zelig» e VangeloA Sidney sono volati quaranta pisani. Un po’ di più, quasi duecento, si sono ritrovati invece, nello scorso week-end, sul litorale pisano, per vivere la loro Gmg, insieme all’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto. Hanno ascoltato la sua catechesi e la testimonianza di Carmelo Impera, un dj siciliano convertito, fondatore dell’Oasi don Bosco; visitato la basilica romanica di San Piero a Grado; ballato e scherzato con «Mondo giovani» e i comici di Zelig. Il week-end dei giovani della diocesi toscana era stato anticipato, il mercoledì precedente – a Marina di Pisa – dal concerto dei «Janua Coeli» fondato dal frate cappuccino padre Andrea Pighini: un concerto rock, in cui la band aveva presentato il suo ultimo album, Stupisco, che racconta in italiano ed in inglese storie di incontri tra l’uomo e la misericordia di Dio.

Sabato mattina, nella chiesa e nell’oratorio della parrocchia di S. Maria ausiliatrice, appuntamento con l’arcivescovo di Pisa, che nella sua catechesi ha parlato di cosa significhi vivere una vita spirituale. Una catechesi interiorizzata e divenuta, nel pomeriggio, oggetto di un nuovo incontro con l’arcivescovo: si è parlato di solitudine, della difficoltà di vivere il Vangelo nel quotidiano, di come mettere Dio al centro delle scelte, della dicotomia (spesso solo apparente) fra volontà e cuore, del desiderio di essere ascoltati e aiutati nel non facile cammino della vita.

Carmelo Impera e i suoi colleghi di «Mondo giovani» si sono trasferiti col popolo pisano della Gmg, in piazza delle Baleari, e qui hanno animato una festa che ha coinvolto centinaia di villeggianti. Vicino al palco è stata issata la croce della Gmg. Una croce – ha osservato l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto – che unisce Pisa e Sidney, perché ci ricorda la presenza di Gesù, che dà senso ad ogni altra cosa, non impedisce il bello, ma anzi chiede di essere noi stessi. Nella seconda parte della serata sono saliti sul palco, invece, i comici di Zelig: i Pari e Dispari, Katia e Valeria, Piero Basso e Diego Parasole ed altri, con le loro battute e i personaggi più noti, hanno dato un tocco di ironia alla serata. Di ritorno all’oratorio della chiesa, i ragazzi hanno assistito (in differita) alla veglia presieduta da Benedetto XVI a Sidney.

Alla domenica, trasferta alla basilica di San Piero a Grado, accompagnati nella visita dal teologo don Severino Dianich. Poi hanno sperimentato il calore dei sanpieresi che hanno offerto loro una gustosa colazione. Di nuovo a Marina di Pisa, per una celebrazione penitenziale e la celebrazione eucaristica conclusiva, presieduta dall’arcivescovo.

Pistoia, Pescia e Lucca: Una «tre giorni» iniziata scrutando il cieloDa venerdì 18 a domenica 20 luglio, in compagnia di 300 ragazzi di 3 Diocesi (Pistoia, Pescia, Massa Carrara – Pontremoli) abbiamo vissuto a Pistoia tre giorni straordinari. La Gmg2008 locale, da noi chiamata familiarmente Sydneyno, è iniziata venerdì sera con una magnifica serata passata all’Osservatorio Astronomico di Gavinana. Avevamo scelto come titolo dell’incontro un verso del Salmo 8: «Se guardo il tuo cielo…». Lo scenario era mozzafiato: un cielo incantevole, un tramonto come non ne avevamo mai visti, lo sventolare delle nostre bandiere su cui era scritto, per tutti, «che non si vive se non ci cerca la verità». Quando i ragazzi sono arrivati, a piedi, m’è come sembrato che quel posto li aspettasse da sempre. Mi è sembrato che ogni cosa, il vento sulle bandiere, la musica che si diffondeva, i colori del tramonto, il cielo terso, il luccicare delle cupole dell’Osservatorio, facessero di tutto per dire loro «Benvenuti», per dire loro «Vi vogliamo bene». In quel silenzio fatto di fruscii e di eco e di rumori lontani si sentiva la voce di Dio.

Il vescovo di Pistoia, mons. Mansueto Bianchi, poi ci ha fatto volare con una bellissima catechesi sul Salmo 8, invitando i giovani a puntare in alto, a guardare in alto e guardare dentro, a non accontentarsi di cose che contano poco, che valgono poco, che danno poco, che sono poco. La serata di sabato sera in piazza Duomo, a Pistoia, ha coinvolto tantissime persone. Ci sono venuti a trovare anche i giovani della Diocesi di Prato, un bel dono e un bel segno di comunione. Lo spettacolo musicale, le testimonianze, la Cattedrale aperta con le fontane di luce hanno parlato al cuore della gente e dei giovani.

In un mondo frastornante di parole e di messaggi, abbiamo cercato di far udire ai giovani iscritti e a tutti quanti ci sono venuti a trovare la voce di Dio. Abbiamo cercato di dire che le cose che contano nella vita sono poche, e se non siamo capaci di individuarle e di sceglierle ci prepariamo l’infelicità, la sensazione di svanire, di essere inutili.

Edoardo BaroncelliResponsabile della pastorale giovanile della Diocesi di Pistoia