Vita Chiesa

Lavoro, incontro sindacati in Vaticano: card. Turkson, «affrontare sfide della tecnologia e della robotica»

Il lavoro e il movimento dei lavoratori al centro dello sviluppo umano integrale, sostenibile e solidale». «Nell’antichità il lavoro era per gli schiavi, non per gli uomini liberi», ha ricordato il cardinale: «Con l’avvento del cristianesimo il senso del lavoro si è trasformato, e secondo le Sacre Scritture è stata la prima cosa che Dio ha fatto e poi ha consegnato all’uomo come vocazione. Dio ha lavorato per sei giorni e ha permesso agli uomini di lavorare per la protezione della sua opera». Di qui la «dignità associata al lavoro, che è qualcosa di collegato alla natura dell’uomo.

Secondo le Scritture, il lavoro è ciò che ha fatto Dio e ciò che viene affidato agli uomini». Con la rivoluzione industriale, ha proseguito Turkson, «c’è stato un cambiamento della percezione del lavoro»: nella Rerum Novarum, centrale è «la preoccupazione di proteggere le persone che vengono sfruttate» e l’ammonimento per cui «gli esseri umani non devono essere sfruttati come macchine». «Il lavoro decente e degno è quello che rispetta la dignità degli esseri umani», ha detto il cardinale citando uno dei cardini della dottrina sociale della Chiesa, per cui un lavoro degno è «un lavoro in condizioni di sicurezza con uno stipendio degno, che permetta al lavoratore e alla sua famiglia l’accesso alla salute». Nella Caritas in Veritate di Benedetto XVI e nella Laudato si’ di Papa Francesco, ha fatto notare Turkson, «il lavoro viene trattato in riferimento alla tecnologia, grazie alla quale a volte le persone perdono il lavoro». «Affrontare le sfide del lavoro tecnologico che tolgono il lavoro agli esseri umani», l’ultima sfida sul piano del lavoro che oggi occorre fronteggiare: «Il fatto che la tecnologia tolga lavoro all’essere umano diventa una sfida per il mondo moderno».

«La Chiesa – ha detto il prefetto – vuole garantire che il lavoro sia espressione dell’essere umano affrontando la questione della robotica e del lavoro tecnologico, che a volte significa privare l’uomo del diritto a lavorare». Come Papa Francesco ha detto in quest’ultima settimana, «il lavoro deve essere etico, non necessariamente tecnologico»: ciò comporta la necessità di cercare «un equilibrio che permetta alle persone di vivere e di esprimere la loro dignità attraverso il lavoro», ha concluso Turkson lanciando un appello ai governi ad «adottare un approccio diverso» sul lavoro, basato sull’importanza delle tecnologie ma anche sulla necessità di assicurare un lavoro degno per la persona umana.