Vita Chiesa

Livorno fa festa al vescovo Ablondi

di Riccardo BuriganaIl prossimo 18 dicembre mons. Alberto Ablondi compie 80 anni e la diocesi di Livorno si accinge a festeggiare il vescovo che l’ha accompagnata per oltre un trentennio nel cammino della recezione della lettera e dello spirito del concilio Vaticano II, con un profondo aggiornamento della dottrina e della pastorale della Chiesa cattolica.

Mons. Ablondi è giunto a Livorno nell’autunno 1966 come vescovo ausiliare di mons. Emilio Guano e al tempo stesso Amministratore Apostolico di Massa Marittima; dopo la prematura e dolorosa scomparsa di mons. Guano nel 1970 è diventato vescovo di Livorno il 26 settembre 1970, legando la sua vita in modo indissolubile alla città di Livorno, dove è rimasto anche dopo il suo «pensionamento» nel dicembre 2000. Durante la sua lunga vita Ablondi è stato chiamato a ricoprire importanti incarichi a livello nazionale e internazionale; è stato presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo, che ha vissuto una stagione di straordinaria vivacità sotto la sua guida, membro del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, presidente della Federazione Biblica Cattolica e la vice-presidenza della Società Biblica in Italia e, infine, ha ricoperto il prestigioso incarico di vicepresidente della Conferenza episcopale italiana.

Fin dai suoi primi anni di sacerdozio a San Remo e poi durante il suo magistero episcopale, Ablondi ha testimoniato la centralità della riflessione sulla Scrittura nell’azione pastorale e il suo costante impegno per la promozione della lettura della Bibbia in lingua corrente nella traduzione interconfessionale; ha manifestato una particolare vocazione ecumenica con una profonda attenzione per le tradizioni cristiane nella riflessione teologico-pastorale della Chiesa cattolica e con uno speciale rapporto con la comunità ebraica per rimuovere diffidenze e silenzi plurisecolari, anche grazie alla creazione di occasioni particolari nei quali ha voluto porre l’accento sull’amicizia ebraico-cristiana; ha promosso la dimensione sinodale della Chiesa, con una riflessione sul diaconato permanente e con un coinvolgimento pieno dei laici, chiamati a dialogare con il mondo moderno per la costruzione di una società fondata sulla giustizia e sulla pace.

In lui forte è sempre stato il richiamo alla memoria storica della pluralità delle tradizioni cristiane, anche per il suo rapporto con la città di Livorno, dove hanno convissuto confessioni cristiane diverse, una numerosa comunità ebraica e presenze dall’universo mussulmano, in secoli dove questo era pressoché impossibile nell’Europa occidentale soffocata dalla contrapposizione ideologica. In questa prospettiva si colloca l’impegno per la fondazione del Centro di Documentazione del Movimento Ecumenico Italiano (CeDoMEI) di Livorno, del quale è presidente.

In occasione dell’80° compleanno di mons. Alberto Ablondi la diocesi e la città di Livorno testimonieranno l’affetto per lui con una serie di iniziative. Alle 9 mons. Ablondi celebrerà la Messa al Santuario di Montenero; alle 10 nel Comune di Livorno gli sarà consegnata la Liburnina d’Oro. Nel pomeriggio alle 17 presso il Centro Culturale Diocesano ci sarà la presentazione del volume Dall’amicizia al dialogo. Saggi in onore di mons. Alberto Ablondi (Roma, Società Biblica Britannica e Forestiera, 2004, pagine 528, 50 euro) che vescovi, pastori, teologi e studiosi di storia gli hanno voluto dedicare; in questa occasione mons. Diego Coletti rivolgerà un saluto particolare al suo successore. Infine alle 18.30 presso la Chiesa dei Greci Uniti, ci sarà una liturgia ecumenica della Parola, con una meditazione di Valdo Bertalot. Si tratta di una giornata che non vuole essere semplicemente celebrativa, ma un’occasione per manifestare affetto, stima e riconoscenza al vescovo Alberto per quanto ha fatto e fa per i cristiani e per i credenti in Italia e nel mondo.