Vita Chiesa

Livorno, morto a 85 anni don Carlo Leoni

«Ricordatevi sempre dei poveri e degli ultimi. Questa deve essere la vostra bussola». Lo ripeteva spesso don Carlo, originario di Bussolengo (Verona), giunto giovanissimo a Livorno, dove terminò gli studi da seminarista. Ordinato prete divenne cappellano della chiesa di Santa Teresa a Rosignano Solvay e poi parroco a Parrana, dove rimase per 10 anni. Trasferito come cappellano al Duomo iniziò la sua esperienza con i giovani, grazie anche all’insegnamento della religione nelle scuole, che lo portò poi a fondare la Comunità Impegno. Da questa, attraverso varie esperienze, sono nate due realtà ancora oggi esistenti: il Centro mondialità sviluppo reciproco e la Cooperativa Impegno. Inoltre, è stato fino alla fine cappellano dell’arciconfraternita della Purificazione e cappellano della Socrem (Società di Cremazione) di Livorno, della quale divenne il primo cappellano in Italia, nonché è stato fino alla morte presidente onorario e assistente ecclesiastico del Centro mondialità di Livorno. Un cammino intenso, quello di Don Carlo, che ha percorso sempre con la «sua bussola», quella che gli indicava la strada verso i poveri, una strada da percorrere insieme agli ultimi, quelli che Madre Teresa gli indicò, quando la incontrò nel suo viaggio a Calcutta che lo segnò profondamente.