Vita Chiesa

Lourdes, Unitalsi: «Sempre più lontana per disabili e ammalati»

«Il degrado del servizio trasporto dei pellegrini con i treni speciali per Lourdes è divenuto sempre più evidente», ha confermato in una recente intervista Francis Dias, coordinatore dei pellegrinaggi per il santuario di Lourdes. A suo parere, si spiega con la volontà esplicita della Sncf (ferrovie francesi) di sopprimere definitivamente i treni speciali a vantaggio del Tgv (treni alta velocità francesi) non attrezzato di carrozze barellate. L’Unitalsi, nata a Lourdes più di 110 anni fa proprio per accompagnare in pellegrinaggio disabili e ammalati, intende mettere in atto «tutte le sinergie per fare in modo di mantenere e garantire alle persone in difficoltà il pellegrinaggio a Lourdes con l’unico mezzo di trasporto ancor oggi adatto allo scopo, appunto il treno». «Partendo da uno studio fatto due anni fa – ha spiegato Salvatore Pagliuca, presidente nazionale dell’Unitalsi -, si è potuto stimare che anche un trasporto alternativo al treno, cioè il pullman, ci impedirebbe di accompagnare a Lourdes almeno 6.000 pellegrini malati, la metà di quelli che accompagniamo oggi».

Dello stesso avviso è Josette Bourdeu, consigliera generale degli Alti-Pirenei e neo sindaco della città mariana, che sulla difficile quanto complessa situazione del trasporto ferroviario afferma: «La diminuzione spettacolare del numero di treni di pellegrinaggi che arrivano a Lourdes è una catastrofe. Impossibile abbassare le braccia. Sono, infatti, convinta che il messaggio di Lourdes sia indissolubile dall’accoglienza delle persone malate».

Il vescovo della diocesi di Tarbes e Lourdes, monsignor Nicolas Brouwet, ha richiamato questo concetto anche nei suoi recenti orientamenti pastorali per il santuario: «A Lourdes, i pellegrini malati e handicappati hanno il primo posto. Sappiamo che il loro numero è in diminuzione, soprattutto quello di coloro che sono maggiormente colpiti. La nostra missione consiste nel rendere il loro pellegrinaggio possibile e fruttuoso». E ha aggiunto: «Spesso, sono persone malate o handicappate che evangelizzano le persone sane con il loro attaccamento al Cristo, con la loro preghiera, la loro gioia e la loro fiducia nel Signore: esse fortificano la nostra speranza». A Lourdes, sottolinea l’Unitalsi, «il trasporto dei pellegrini malati è molto più di un semplice argomento di attualità, è un impegno di fede».