Vita Chiesa

Lucca, in tanti in San Frediano per un «addio ecumenico» al pastore Maselli

Il culto evangelico si è tenuto nella basilica cittadina che l’Arcidiocesi di Lucca ha messo a disposizione, accogliendo così la volontà di Maselli stesso. Ed è stato l’arcivescovo di Lucca, Italo Castellani, quando ha preso la parola a spiegarne il motivo: «Sono contento di aver offerto questa Basilica di S. Frediano per il commiato. So quanto era per Domenico un luogo significativo, visto che la “Riforma” nella città aveva avuto qui il suo inizio nel ‘500 con il monaco agostiniano Pietro Martire Vermigli». Un gesto come questo è evidentemente un ulteriore segno di apertura, accoglienza, dialogo: quello cioè che Maselli non si stancava mai di ricercare, promuovere e condividere. Valdo Spini, valdese e soprattutto amico di Maselli, in un successivo intervento, ha sottolineato con evidente emozione questo «evento in una basilica cattolica», paragonandolo «per la sua straordinarietà, ad un altro quale quello della visita di papa Francesco al Tempio Valdese di Torino».

Ma tornando al culto, questo è stato presieduto dai due pastori Mario Affuso e Paolo Ricca. Quest’ultimo al momento della predicazione si è chiesto: «Perché siamo una folla così grande e composita? Semplice, siamo numerosi perché Domenico è stato, in modo straordinario, un uomo ponte. Un uomo che ha saputo collegare in modo fecondo, cioè in una forma di comunione, realtà diverse, di solito separate. Domenico è stato trait d’union tra l’evangelismo carismatico e quello storico. È stato ponte tra protestantesimo e cattolicesimo. Ma anche tra la sua attività di predicatore e l’università, tra fede e politica. Abbiamo bisogno di uomini così, di uomini ponte, in un tempo nel quale invece si erigono muri».

Dopo la predicazione, Affuso ha comunicato all’assemblea anche i saluti e la vicinanza, ai familiari e alla comunità valdese, del card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, e di tutta la Comunità ebraica fiorentina. Poi sono iniziati gli interventi di commemorazione. Significativo che sia il Sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, sia l’Arcivescovo Italo Castellani abbiano di fatto ricordato il sogno di un «Centro ecumenico» per la città. Castellani in particolare ha annunciato l’adesione della comunità cattolica a questo che, ha detto, «ci è consegnato come il “Testamento spirituale” di Domenico, che dobbiamo realizzare pienamente». Era presente anche mons. Roberto Filippini, vescovo di Pescia.

Il culto, animato dai canti dei valdesi di Lucca, si è concluso dopo circa due ore nelle quali davvero innumerevoli sono state le suggestioni di ponti, nuovi e possibili, che dai ricordi sul pastore Maselli sono sbocciati e che, come ha detto un amico, «ora abbiamo il compito portarli avanti con coraggio, per testimoniare Gesù e il suo Vangelo».

Lorenzo Maffei

Biografia: Domenico Maselli nato nel 1933 ad Alessandria, dal 1980 fino al 2014 è stato Pastore Valdese a Lucca, fino alla morte, 4 marzo scorso, ne è stato Pastore Emerito. Dal 1967 al 2006 ha insegnato Storia del Cristianesimo all’Università di Firenze. Era accademico di San Carlo Borromeo. Per due legislature dal 1994 al 2001 è stato parlamentare della Repubblica. Dal 2006 al 2009 ha ricoperto la carica di presidente della Federazione delle Chiese evangeliche italiane.