Vita Chiesa

Lucca, una «Luminara» dedicata a migranti e terremotati

Nell’omelia della Messa, celebrata stamani, solennità dell’Esaltazione della Santa Croce, nella Cattedrale di Lucca, mons. Italo Castellani, prendendo spunto dal versetto «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito» (Gv. 3, 16), si è incentrato sull’amore cristiano, mettendo al centro quell’«amare tanto» che va declinato nella concretezza della vita ricordandosi che «nel contemplare la croce, il Volto Santo, di fatto facciamo memoria del gesto di Gesù, il Figlio di Dio, morto e risorto, che ha “amato tanto” sino a dare la vita per l’uomo sua creatura, perché “nessuno sia condannato ma tutti siano salvi” (cf Gv 3, 15)». Sottolineando dunque che «amare alla maniera di Cristo non è un’emozione, è un fatto: comporta un dare, un donare e un donarsi come ha fatto Lui».

L’Arcivescovo ha fatto poi riferimento alla presenza alla Luminara di una rappresentanza di volontari andati a portare soccorso alle vittime del terremoto in centro Italia: «Da sempre mi ha colpito la capacità particolare della nostra Città di Lucca di riconoscersi» nel valore del «farsi prossimo».

Il presule ha infine concluso la sua omelia con alcune indicazioni concrete. Alla comunità diocesana ecclesiale indica di «formulare proposte di iniziazione alla vita cristiana delle giovani generazioni che comprendano sempre itinerari di servizio, quindi di educazione alla gratitudine e al dono, partecipando alle molteplici espressioni di volontariato di cui è ricca la nostra società lucchese».

Inoltre ha scandito le seguenti parole: «Chiedo inoltre alla società civile, alle Istituzioni e alle molteplici Organizzazioni di volontariato, alle Comunità cristiane, che in questi anni hanno agito nel nome dell’accoglienza, dell’inclusione e della cura dei poveri, quelli lontani, in fuga, e quelli vicini, prostrati dalla prolungata crisi economica e sociale, di essere coraggiosi e creativi. Di immaginare insieme segni concreti, azioni, misure sociali improntate all’accompagnamento e l’autopromozione dei poveri e non solo alla loro assistenza, all’integrazione vera dei migranti e non solo alla loro ospitalità».

Quest’anno la Luminara – che si tiene la sera della vigilia, ha avuto due segni particolari voluti da mons. Castellani,. Innanzi tutto hanno partecipato alcuni migranti insieme alle parrocchie che li ospitano. Un segno di accoglienza in diretta continuità con quello, simile, già verificatosi l’anno passato. Inoltre, un segmento del corteo, è stato dedicato interamente ai volontari lucchesi della protezione civile che si sono recati nelle zone del centro Italia colpite dal terremoto del 24 agosto scorso.

Questo secondo segno di vicinanza alle popolazioni terremotate ha trovato e trova due gesti concreti di ulteriore solidarietà: chi si è recato il mercoledì 14 settembre a rendere visita al Volto Santo ha potuto lasciare lì offerte che saranno unite a quelle che verranno raccolte nelle parrocchie di tutta Italia (quindi anche nella nostra diocesi) domenica 18 settembre.

Infatti questa domenica, 18 settembre, tutte le parrocchie durante le messe raccoglieranno offerte dei fedeli da destinare alla Caritas Italiana che li gestirà in base alle richieste delle Caritas dei luoghi colpiti. Si tratta di una colletta nazionale indetta dalla Cei.

Lor.M.