Vita Chiesa

MASSA CARRARA-PONTREMOLI, AL VIA IL PRIMO SINODO

Nella splendida Cattedrale di Massa, dedicata ai Santi Pietro e Francesco d’Assisi, sabato scorso, il vescovo monsignor Eugenio Binini, con la lettura e la firma della «Bolla di Indizione» ha aperto ufficialmente il Sinodo diocesano. È il primo Sinodo che si celebra dopo il Concilio Vaticano II – l’ultimo risale al 1940 – e dopo che la diocesi di Massa Carrara – Pontremoli ha assunto l’attuale configurazione territoriale. In passato il Sinodo aveva un timbro e un valore più tecnico: serviva in genere a calare in loco normative canoniche o liturgiche di carattere generale. «Oggi è un’occasione di crescita ecclesiale che deve coinvolgere tutte le componenti del popolo di Dio e incarnarsi nella storia di un territorio», ha sottolineato il vicario per la pastorale padre Dario Ravera.

Alla celebrazione hanno preso parte centinaia di fedeli provenienti da tutte le zone della Diocesi e una buona rappresentanza del clero. Erano presenti anche le autorità cittadine e provinciali. Dopo la firma, una copia della Bolla è stata consegnata ai sei vicari foranei, ad una rappresentante delle comunità religiose operanti in Diocesi e ad un rappresentante dei movimenti e aggregazioni laicali.

La decisione di convocare un Sinodo è arrivata dopo che il Vescovo ha ascoltato il parere del Consiglio presbiterale e degli altri organismi rappresentativi. «L’eccezionalità di questo evento» ha commentato monsignor Binini «deve stimolare tutti i credenti ad una speranza nuova per costruire una Chiesa sempre più conforme alla volontà di Dio e al passo con i tempi».

Il Sinodo infatti, a differenza delle assemblee annuali o dei convegni, presenta anche una dimensione giuridica e deliberativa con ricadute immediate e concrete sulla vita della chiesa locale. Con l’Indizione è iniziata la «fase preparatoria» che è già vero e proprio cammino sinodale. Sarà un tempo di autocompresione, e di evangelizzazione, ma anche di dialogo e di corresponsabilità. Durante lo scorso anno pastorale è stato fatto un percorso di coscientizzazione sulla necessità e significato del sinodo al termine del quale è stato deciso che in questa prima fase non si presentassero ambiti o tematiche prestabilite su cui lavorare. È stato invece deliberato che la Diocesi dovesse mettersi un atteggiamento di ascolto per recepire ciò che Dio e il territorio chiedono oggi alla Chiesa locale. Quindi il primo trimestre sarà dedicato all’esperienza dell’ascolto: ascolto della Parola attraverso la lectio divina, ascolto delle persone e ascolto del creato. A livello di singole comunità parrocchiale o unità pastorali saranno organizzati incontri biblici e altri momenti per riflettere sui bisogni del territorio e la realtà sociale in cui sorge la parrocchia. Inoltre ogni mese, a partire da questa domenica 12 ottobre, sono stati programmati incontri zonali per approfondire comunitariamente il significato dell’Ascolto.Renato Bruschi