Vita Chiesa

MILANO, E’ MORTO IL CARD. CARLO MARIA MARTINI

E’ morto, all’età di 85 anni, il cardinale Carlo Maria Martini. L’annuncio del decesso, dopo un aggravamento delle sue condizioni di salute nelle ultime ore, è giunto dall’arcivescovado di Milano. Il porporato era malato da anni di morbo di Parkinson. L’ultimo incontro con Benedetto XVI risale allo scorso 2 giugno, in occasione della visita a Milano del Pontefice per l’Incontro mondiale delle famiglie. Ieri, infine, l’annuncio da parte della diocesi ambrosiana che le condizioni di salute del card. Martini si erano «particolarmente aggravate», raccomandando «a tutti i fedeli della diocesi e a quanti l’hanno caro speciali preghiere, espressione di affetto e di vicinanza in questo delicato momento». Questa mattina il vicedirettore della Sala Stampa vaticana, interpellato in proposito, aveva detto che il Papa era stato informato dell’aggravamento delle condizioni di salute di Martini e «segue la situazione» da vicino, nella preghiera. Mentre il neurologo Gianni Pezzoli, che da anni lo ha in cura, aveva informato che il cardinale era «purtroppo entrato in fase terminale della malattia». «Dopo un‘ultima crisi, cominciata a metà agosto – aveva detto il medico -, non è più stato in grado di deglutire né cibi solidi né liquidi. Ma è rimasto lucido fino all‘ultimo e ha rifiutato ogni forma di accanimento terapeutico».

Nato a Torino il 15 febbraio 1927 era entrato nella Compagnia di Gesù il 25 settembre 1944, a 17 anni. Ordinato sacerdote a Chieri (To) il 13 luglio 1952, si laurea in teologia fondamentale alla Gregoriana di Roma e prosegue gli studi in Sacra Scrittura, perfezionandoli anche all’estero. Il 2 febbraio 1962 pronuncia la solenne professione religiosa e in questo stesso anno gli viene assegnata la cattedra di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Il 29 settembre 1969 è nominato Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, carica che terrà fino al 1978. Il 18 luglio 1978 Paolo VI lo nomina Rettore Magnifico della Pontificia Università Gregoriana. E per la quaresima di quello stesso anno lo invita a predicare il ritiro quaresimale in Vaticano. Giovanni Paolo II, lo elegge il 29 dicembre 1979 alla cattedra episcopale di Milano, consacrandolo vescovo il 6 gennaio 1980 in S. Pietro. Ha retto la Diocesi ambrosiana fino all’11 luglio 2002, quando il Papa accettò le sue dimissioni per raggiunti limiti di età. Tra le iniziative lanciate durante il suo episcopato ricordiamo la Scuola della Parola, meditazioni tenute in Duomo a Milano per accostare la gente alla Scrittura secondo il metodo della lectio divina e che coinvolsero tante persone, soprattutto giovani (dal novembre 1980). Tra il 15 e il 23 novembre 1986 promosse ad Assago (Mi) un grande convegno diocesano sul tema del «Farsi prossimo» dove venne lanciata l’iniziativa delle Scuole di formazione sociale e politico. A ottobre 1987 iniziò la serie di incontri sulle «domande della fede», chiamati anche «Cattedra dei non credenti», indirizzati a persone in ricerca della fede.

Cardinale con il titolo di Santa Cecilia dal 1983, nell’ottobre 1986, venne nominato presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, carica che mantenne fino al 1993. Il 23 novembre 2000 fu nominato dal Papa Accademico Onorario della Pontificia Accademia delle Scienze. Su invito di Toscanaoggi, il 20 marzo del 1994, aveva tenuto a Firenze, nel salone de’ Cinquecento di Palazzo Vecchio, gremito di persone, una conferenza per i 10 anni di vita del nostro settimanale.

Dopo aver lasciato la diocesi di Milano aveva ripreso i suoi studi biblici vivendo prevalentemente a Gerusalemme, dove nel giugno 2006 riceve la Laurea honoris causa in filosofia dall’Università ebraica di Gerusalemme. Nel 2008 rientrò in Italia definitivamente, stabilendosi all’Aloisianum di Gallarate (Varese), per poter curare il Parkinson.