Vita Chiesa

MORTE CHRISTODOULOS: PRINTEZIS (VESCOVI GRECI), «UNA GRAVE PERDITA PER TUTTI»

“Una grave perdita per la chiesa ortodossa greca e per il cammino ecumenico”. Nel momento in cui “i nostri fratelli ortodossi greci piangono la morte del loro pastore la chiesa cattolica si stringe a loro in preghiera”. Mons. Nikolaos Printezis, arcivescovo di Naxos-Tinou e segretario generale della Conferenza episcopale di Grecia ricorda così al Sir la figura dell’arcivescovo Christodoulos, 69 anni, capo della Chiesa greco ortodossa morto questa mattina nella sua casa di Atene dopo una lunga malattia. “Sua Beatitudine si è sempre prodigato per le buone relazioni tra chiesa ortodossa e chiesa cattolica e questo suo impegno verso l’unità si notava molto quando visitava zone della Grecia, come le isole Cicladi, dove ci sono molti cattolici. Ci considerava fratelli nell’episcopato, almeno due volte i vescovi cattolici sono stati ricevuti da lui, e ricercava modi sempre nuovi per consentire il riavvicinamento. Il viaggio di Giovanni Paolo II ad Atene, primo Papa a visitare la Grecia in mille anni, e la sua visita a Benedetto XVI nel 2006 con la firma della dichiarazione congiunta, rappresentano due pietre miliari nel cammino ecumenico con gli ortodossi. In questi ultimi giorni della sua malattia – aggiunge mons. Printezis che di Christodoulos è stato compagno di classe nelle scuole gestite dai fratelli maristi ad Atene – ha dato una grande testimonianza di fede e di abbandono in Dio. In questi mesi ha predicato molto più forte grazie al suo esempio. In tutti questi anno ha cercato di avvicinare la Chiesa alla gente, specialmente ai giovani. E’ stato un bravo pastore e un convinto assertore del cammino ecumenico. Preghiamo perché lo Spirito Santo susciti una guida altrettanto forte e profonda”. Ci sarà anche una delegazione della Santa Sede ai funerali di Stato dell’arcivescovo Christodoulos, che saranno celebrati giovedì prossimo. Ad annunciarlo al Sir è il Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani. Morto questa mattina nella sua casa di Atene, l’arcivescovo era da tempo malato di un cancro al fegato. Il suo corpo sarà trasportato in giornata dall’ospedale “Laiko” alla cattedrale di Atene dove per tre giorni i fedeli potranno dargli l’ultimo saluto. Nato nel 1939 a Xanthi, nel 1974 è stato consacrato vescovo all’età di soli 35 anni, diventando così il più giovane metropolita della Chiesa di Grecia. Nel 1998, è stato eletto arcivescovo di Atene, succedendo all’arcivescovo Seraphine, diventando anche in questo caso il più giovane primate della Chiesa ortodossa di Grecia. Religioso conservatore molto influente e popolare in Grecia, in questi 10 anni alla guida della Chiesa ortodossa, Christodoulos ha saputo dare slancio al rinnovamento della vita della Chiesa, aprendola alla modernità con l’istituzione di comitati incaricati ad approfondire problemi relativi alla bioetica, la droga, la violenza sulle donne, le madri sole. In campo ecumenico, è stato artefice di un importante avvicinamento con la Chiesa cattolica, accogliendo nel 2001 papa Giovanni Paolo II. Suo grande desiderio era contraccambiare la visita di papa Wojtyla a Roma, ma ciò fu possibile – con l’approvazione del Santo Sinodo – solo nel 2006 su invito di Benedetto XVI. Anche questa volta, l’arcivescovo fece segnare un altro primato: è stato il primo primate della Chiesa ortodossa di Grecia a recarsi in visita ufficiale dal Papa e alla Chiesa di Roma. In quella occasione Benedetto XVI e Christodoulos diedero lettura nella basilica di San Pietro di una Dichiarazione congiunta nel quale tra l’altro si legge : “Affermiamo unanimemente la necessità di perseverare nel cammino di un dialogo teologico costruttivo. In effetti, nonostante le difficoltà costatate, questa è un delle vie essenziali di cui disponiamo per ristabilire l’unità tanto desiderata del corpo ecclesiale attorno all’altare del Signore, e al contempo per rafforzare la credibilità del messaggio cristiano ricevuto”. (dnr)Sir