Vita Chiesa

MORTO MONSIGNOR OVIDIO LARI VESCOVO EMERITO AOSTA

E’ deceduto nella tarda mattinata di oggi, a 88 anni, monsignor Ovidio Lari, vescovo emerito di Aosta. Aveva guidato la diocesi di Aosta dall’8 dicembre 1968 al 22 gennaio 1995, quando fu consacrato vescovo di Aosta monsignor Giuseppe Anfossi. Ovidio Lari, nato nella diocesi di Volterra (Pisa), fu ordinato sacerdote nel 1941, è stato nominato vescovo di Aosta il 15 ottobre del 1968, ma ha fatto il suo ingresso nella diocesi l’ otto dicembre dello stesso anno. Ha guidato la diocesi fino a a quando si dimise per raggiunti limiti di età. Terminata la guida pastorale della regione si è ritirato nei pressi di Pisa, ma ha sempre mantenuto contatti con la Valle d’Aosta alla quale è rimasto molto legato.

“La Diocesi di Aosta, riconoscente per il lungo e prezioso servizio episcopale di monsignor Lari è ora onorata che Egli abbia scelto la nostra terra come Sua ultima dimora terrena”. La Curia vescovile di Aosta annuncia così che in vescovo emerito di Aosta sarà sepolto nel cimitero aostano. Il funerale sarà celebrato nella Cattedrale di Aosta martedì alle ore 10; il giorno precedente, sempre alle ore 10, si svolgerà la funzione religiosa nella Cattedrale di Volterra. La salma giungerà ad Aosta nel tardo pomeriggio di lunedì. La camera ardente sarà allestita nel Salone del Palazzo Episcopale; alle 20,30 alle ore 20,30 inizierà una veglia di preghiera.

Monsignor Lari è morto a Fabbrica di Peccioli, suo paese natale, dove è nato il 14 gennaio 1919. Dottore in Teologia all’Angelicum di Roma, fu professore di Filosofia e di Teologia in Seminario a Volterra (1941-1968), professore di Lettere a Siena (1955-1958), insegnante di Religione al Liceo classico di Volterra (1948-1968), Direttore del Settimanale diocesano L’Araldo (1953-1969), Assistente diocesano dell’Azione Cattolica, Canonico della Cattedrale di Volterra. Partecipò, con il suo Vescovo, come esperto al Concilio Ecumenico Vaticano II. Durante il suo Episcopato ha visitato più volte tutte le Parrocchie della Diocesi, ha accolto il Papa Giovanni Paolo II per la Visita pastorale del 1986 e, successivamente, per brevi periodi di vacanza, ha celebrato un importante Sinodo Diocesano(1988-1993) nel quale venne rivisitata l’intera vita ed attività pastorale della Diocesi.

Dimessosi per limiti di età nel 1994, lasciò la Diocesi di Aosta all’inizio di febbraio del 1995, dopo aver preparato l’ingresso del Suo Successore, monsignor Giuseppe Anfossi. Si ritirò presso suo fratello sacerdote, mons. Maris Lari, dapprima a Castelfiorentino e poi, negli ultimi anni, a Fabbrica di Peccioli. “Accompagnato da una lucidità sorprendente – si legge in una nota della Curia – ha continuato a far scuola di Teologia e a predicare. Molti valdostani, sacerdoti, religiose e laici, in questi ultimi dodici anni hanno goduto della Sua generosa ospitalita”.

“Con la scomparsa di monsignor Ovidio Lari la Valle d’Aosta perde un Pastore che ha accompagnato per più di 25 anni la crescita della nostra comunità e della sua Diocesi”. Luciano Caveri, Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, commemora così, a nome del Governo regionale e dell’intera comunità valdostana la scomparsa del prelato. “Ricordo personalmente – prosegue Caveri – l’uomo di grande cultura, dotato di profonda ironia e di un tratto umano gentile e garbato. Era stato lui ad accogliere per la prima volta il Papa Giovanni Paolo II, nella sua prima visita in Valle d’Aosta nel 1986”.

Vivo cordoglio per la morte di monsignor Ovidio Lari è stato espresso dal Presidente del Consiglio Valle, Ego Perron. “Sono certo che la Diocesi – precisa nel messaggio Ego Perron – saprà mantenere vivo il ricordo di un Pastore capace ed attento ai problemi, non solo spirituali, del nostro popolo che ha servito mediante un ministero pastorale durato oltre 26 anni, uno dei più lunghi della storia della Chiesa valdostana”. Ego Perron ricorda del vescovo emerito “la grande cultura teologica, la profonda umanità e sensibilità che ha voluto mantenere, anche dopo le dimissioni presentate per raggiunti limiti di età, un legame particolarmente intenso con la Comunità valdostana”.(ANSA).