Nella prefazione il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena, Colle Val’ d’Elsa e Montalcino, sottolinea lo scopo di questo piccolo volume che ha «l’intento, già formulato dal Papa senese Pio II, che la canonizzò, di far avvicinare alla Santa quante più persone possibili, sapendo che “nessuno si avvicinò a lei senza poi tornarsene più buono e più saggio”».Lojudice cita anche le parole del celebre scrittore Giovanni Papini: «Santa Caterina parla di teologia come un teologo, di morale come un moralista, dei segreti delle anime come un confessore e sempre con la limpidezza grande, anche nell’esposizione dei concetti».Mentre l’ordine domenicano celebra il suo giubileo per gli 800 anni di san Domenico, questo libro ricorda quindi anche questa grande santa domenicana, a 560 anni dalla sua canonizzazione avvenuta nel 1461. La lettura dei dieci capitoli consente anche di legare i vari aspetti della vita di santa Caterina: si capisce così che il ruolo importante che ha avuto nella storia della Chiesa è legato al suo essere donna di preghiera e di contemplazione. Paolo VI, nel proclamarla Dottore della Chiesa, si chiedeva se fosse anche una politica: «Sì, indubbiamente, e in forma eccezionale, ma in senso tutto spirituale della parola». Ogni capitolo si conclude con una preghiera, che dall’esperienza cateriniana trae spunto per invocazioni e ringraziamenti. Il libro è in due lingue: al termine del testo in italiano c’è la traduzione in inglese, a testimoniare la dimensione internazionale della Santa.Padre Scarciglia è priore del convento di San Domenico a Siena, oltre che assistente dell’associazione dei Caterinati. Da anni è impegnato a diffondere la conoscenza della vita e del pensiero di santa Caterina con articoli e conferenze.Alfredo Scarciglia, Dire Caterina da Siena con dieci titoli, edizioni Toscana Oggi, testo in italiano e in inglese, 150 pagine, 10 euro.
