Vita Chiesa

Meeting di Rimini, Papa Francesco: “Chi ci sta accanto è un bene da rispettare, custodire e curare”

“Nello scontro di tutti contro tutti, gli egoismi e gli interessi di parte sembrano dettare l’agenda nella vita dei singoli e delle nazioni”.

Lo si legge nel messaggio che Papa Francesco, tramite il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha inviato a mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, in occasione del Meeting che si aprirà domani, con il titolo “Una passione per l’uomo”, nel centenario della nascita di don Luigi Giussani, fondatore del movimento Comunione e Liberazione che organizza la kermesse.

“A volte sembra che la storia abbia voltato le spalle a questo sguardo di Cristo sull’uomo”, osserva Parolin citando le parole di Papa Francesco: “La fragilità dei tempi in cui viviamo è anche questa: credere che non esista possibilità di riscatto, una mano che ti rialza, un abbraccio che ti salva, ti perdona, ti risolleva, ti inonda di un amore infinito, paziente, indulgente; ti rimette in carreggiata”.

Nel messaggio si sottolinea che “è questo l’aspetto più penoso dell’esperienza di tanti che hanno vissuto la solitudine durante la pandemia o che hanno dovuto abbandonare tutto per sfuggire alla violenza della guerra”.

Ci si chiede, nel messaggio al Meeting di Rimini: “Nello scontro di tutti contro tutti, dove gli egoismi e gli interessi di parte sembrano dettare l’agenda nella vita dei singoli e delle nazioni, come è possibile guardare chi ci sta accanto come un bene da rispettare, custodire e curare? Come è possibile colmare la distanza che separa gli uni dagli altri? La pandemia e la guerra sembrano avere allargato il fossato, facendo arretrare il cammino verso un’umanità più unita e solidale – osserva il Papa –. Ma sappiamo che la strada della fraternità non è disegnata sulle nuvole: essa attraversa i tanti deserti spirituali presenti nelle nostre società”.