Vita Chiesa

Messa «Pro eligendo»: iniziato primo atto Conclave. 180 cardinali concelebranti

La solenne messa votiva, in corso nella basilica di san Pietro, viene celebrata in latino. Già un’ora prima della celebrazione eucaristica, la fila dei fedeli per entrare a san Pietro arrivava al Braccio di Carlo Magno, abbracciando così quasi tutta l’estremità della piazza, dal Portone di Bronzo. Segno del calore del «popolo di Dio» verso i cardinali chiamati ad eleggere il 266° successore di Pietro. Calore del resto già manifestato domenica scorsa, quando i cardinali hanno celebrato messa nelle chiese di cui sono titolari, accolti dall’affetto e dall’entusiasmo della gente. Quello della messa di oggi sarà l’ultimo momento «pubblico» dei cardinali, prima della processione per l’ingresso in Conclave, prevista alle 16.30 di oggi. La celebrazione eucaristica in san Pietro è presieduta dal cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio.

È durata circa quindici minuti la lunga processione dei 180 cardinali concelebranti che hanno fatto il loro solenne ingresso nella Basilica di san Pietro. Il rosso delle porpore ha attraversato longitudinalmente tutta la basilica per disporsi poi in cerchi concentrici attorno all’Altare della Cattedra, subito prima baciato singolarmente da ogni porporato. A fare da contraltare, l’immensa schiera dei fedeli che hanno gremito i banchi: quasi due abbracci, simbolo della Chiesa «popolo di Dio», unita intorno ai suoi pastori in questo momento così importate di passaggio di pontificato.

Il coro della Cappella Sistina – insieme al Coro guida «Mater Ecclesiae», ai rappresentanti del Pontificio Istituto di Musica Sacra e al suono dell’organo – ha intonato le antifone d’ingresso, poi il cardinale decano ha dato inizio alla messa, seguito dal canto del Kirye eleison e del Gloria. Poi la colletta, dedicata specificamente al nuovo Papa: «O Dio, pastore eterno, che governi il tuo popolo con la sollecitudine di padre, dona alla tua Chiesa un Pontefice a te accetto per santità di vita, interamente consacrato al servizio del suo popolo».