Vita Chiesa

Mons. Mansueto Bianchi: Azione Cattolica, «un punto di riferimento discreto e rispettoso»

 In questi anni «la Presidenza nazionale, il Consiglio nazionale e gli aderenti che in varie e numerose circostanze hanno avuto la possibilità di incontrarlo, hanno trovato in mons. Bianchi un punto di riferimento discreto e rispettoso ma capace di offrire un contributo di grande significatività: per l’amore e il riferimento costante alla Parola di Dio; per la passione e la conoscenza della vita della realtà ecclesiale; per il desiderio di servire con coraggio la persona del Papa e il sogno di Chiesa che Egli ha delineato nella ‘Evangelii Gaudium’. Questo servizio – prosegue la nota – mons. Bianchi ha continuato a renderlo a tutte le persone che lo hanno avvicinato anche nel prolungato tempo di ricovero ospedaliero». A tal proposito, «la Presidenza nazionale desidera esprimere una parola di grande riconoscenza anzitutto al Santo Padre, che in modo discreto e costante si è sempre informato delle condizioni di mons. Bianchi; e al Segretario di Stato S.Em. il Card. Pietro Parolin. Siamo grati al personale del Campus Biomedico di Roma, al prof. Coppola, al dott. La Vaccara e al dott. Caputo e a tutto il personale infermieristico per le amorevoli cure prestate. Grazie pure ai medici e agli operatori dell’associazione ‘Antea’ che hanno curato l’assistenza domiciliare in questo ultimo periodo».

Un «particolare cenno di gratitudine», aggiunge il comunicato, va «a don Robin Weatherill per l’amicizia – di lunga data – con la quale ha accolto, sostenuto e accompagnato mons. Bianchi al Campus. E a suor Leonita e suor Daniela (della Congregazione delle Serve del Signore) che, insieme a suor Eva fin dagli anni dell’episcopato a Volterra e a Pistoia, hanno avuto nei confronti di mons. Bianchi una dedizione encomiabile.Molte volte, nei più di quattro mesi durante i quali la malattia ha gradualmente rivelato la sua gravità, mons. Bianchi ha affermato di essersi sentito sorretto dalla preghiera di molte persone: gli aderenti e assistenti dell’associazione; i sacerdoti, religiosi e laici delle diocesi di Pistoia, Volterra e Lucca; un ampio numero di vescovi, sacerdoti e moltissimi laici con iquali mons. Bianchi ha vissuto rapporti di sincera amicizia. Lui stesso si è detto stupito e grato per la forza che da tale preghiera ha ricevuto». «Siamo certi che tale comunione non si sia interrotta con la sua morte. La sua intercessione – conclude la nota – continuerà a rendere feconda la vita dell’Azione Cattolica. È guardando a Gesù Risorto che potremo, seppure in modo diverso, continuare a camminare insieme a lui. Grazie, Eccellenza!».