Vita Chiesa

Mons. Mansueto Bianchi: don Bettega (Cei), proposta agli uomini di fede una preghiera silenziosa per venerdì 5 agosto

«Spesso – riflette Bettega – si sente dire che ‘nomen est omen’, come dicevano gli antichi latini; ovvero il nome che porti definisce in qualche modo anche la tua personalità. Il vescovo Mansueto era davvero un uomo mansueto. Sembra un’affermazione banale, quasi ironica, ma in realtà è tutt’altro che così. Biblista per formazione, ha saputo unire la competenza acquisita sul campo alla passione che portava nel cuore: passione per l’ecumenismo e il dialogo, della cui Commissione episcopale è stato presidente, passione per la diocesi di Lucca in cui si è speso come prete e, successivamente, di Pistoia, che ha guidato come vescovo, passione per l’Azione Cattolica che ha servito fino all’ultimo come assistente generale». Per don Bettega, «si può e si deve parlare davvero di passione: è significativo che anche in italiano, come in altre lingue, il termine ‘passione’ venga utilizzato per parlare di una cosa fondamentale che l’uomo porta nel cuore e per la quale spende la vita, ma anche per dire tutta la sofferenza che l’uomo è chiamato a incontrare in certi passaggi della sua esistenza. Gli ultimi mesi della vita di mons. Bianchi sono stati proprio una passione: accompagnata dai preti assistenti nazionali di Ac con una carità esemplare, degna di massimo rispetto e di sincera riconoscenza, il vescovo l’ha vissuta con la fede di cui la Scrittura molto spesso dà testimonianza, come un lento avvicinarsi all’incontro – così lui stesso si esprimeva».

«Una preghiera silenziosa, fatta secondo molte tradizioni diverse, ma che pur sanno unire le voci e le mani per dire il loro grazie all’Eterno e anche al vescovo Mansueto». È la proposta rivolta dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei «agli amici dell’ecumenismo e del dialogo, ai fratelli di altre Chiese cristiane e di altre fedi» per ricordare monsignor Mansueto Bianchi. «A tutti – spiega al Sir il direttore dell’Ufficio Cei, don Cristiano Bettega – abbiamo proposto di unirci spiritualmente alle 17 di venerdì 5 agosto, quando a Pistoia inizierà l’Eucaristia di ringraziamento e di affidamento del vescovo Bianchi alle braccia del Padre».

Don Bettega ricorda «la passione del vescovo Mansueto, intesa come fuoco ardente, impossibile da contenere – come forse si esprimerebbe Geremia (20,9); una passione che ha accompagnato tutta la sua vita, intrecciando così alla sua mansuetudine la convinzione dell’importanza non tanto di ciò che lui stesso riusciva a fare, ma degli ambiti che era chiamato a servire: la sua Chiesa locale, prima di Lucca come prete e poi di Pistoia come vescovo, la Chiesa italiana come assistente generale di Azione Cattolica, la causa dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso come presidente dell’omonima Commissione episcopale». È proprio in quest’ambito, ricorda il direttore dell’Ufficio Cei, che «personalmente l’ho conosciuto un po’ più da vicino, da ottobre 2013 quando ho iniziato il mio servizio alla Cei, fino a maggio 2015 quando è terminato il periodo di presidenza di mons. Bianchi: in questi mesi di ‘lavoro di squadra’ con lui si è avviata una sintonia di pensiero, che ha saputo andare ben al di là del livello professionale, per così dire, arrivando a toccare le corde del cuore. Testimonianza ulteriore – conclude Bettega – di una mansuetudine non di facciata, e di una passione tutt’altro che occasionale».