Vita Chiesa

Morto il cardinale Bartolucci, diresse cappella musicale Sistina

E’ autore di una vastissima produzione musicale che supera i quaranta volumi e comprende sei libri di mottetti, sei di messe, laudi, inni, cantici e una serie di oratori e messe per soli, coro e orchestra. In occasione del suo 85° compleanno, con l’obiettivo di conservare e diffondere il notevole patrimonio musicale da lui composto, viene costituita la Fondazione Domenico Bartolucci, che in questi anni ha realizzato numerose manifestazioni musicali e ha costituito un coro polifonico che è stato protagonista, tra l’altro, di un concerto offerto a Benedetto XVI nella Cappella Sistina il 24 giugno 2006. Un altro concerto venne offerto a Papa Benedetto XVI dal maestro Bartolucci, ormai cardinale, il 31 agosto 2011 nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Per l’occasione il Maestro compose il pezzo Benedictus, dedicato al Papa come preghiera e ringraziamento al Signore per il Suo Ministero.Benedetto XVI lo aveva creato cardinale nel Concistoro del 20 novembre 2010, della Diaconia dei Santissimi Nomi di Gesù e Maria in via Lata. Nato il 7 maggio 1917 a Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, Bartolucci appena entrato nel seminario fiorentino si dedica subito alla musica con Francesco Bagnoli, maestro di cappella del duomo di Firenze. Per questo, assai presto viene incaricato di accompagnare all’organo le esecuzioni corali in cattedrale. Alla morte di Bagnoli – ricorda anocra Radio Vaticana – gli succede e negli stessi anni inizia a comporre le prime messe, i primi mottetti, le musiche organistiche e cameristiche, i madrigali, ma soprattutto La Tempesta sul Lago del 1935, il suo primo oratorio.ordinato sacerdote il 23 dicembre 1939, ottiene in quell’anno anche il diploma in composizione e direzione d’orchestra con Vito Frazzi al conservatorio fiorentino. Alla fine del 1942, dopo aver insegnato nei seminari della diocesi d’origine, si reca a Roma, ospite dell’Almo Collegio Capranica. Oltre a frequentare Raffaele Casimiri, illustre studioso palestriniano, è subito affiancato a Lavinio Virgili come vice direttore della Cappella di San Giovanni in Laterano.Nel 1947 il cardinale Elia Dalla Costa lo vuole parroco di Montefloscoli, un piccolo centro nel Mugello, in Toscana. Dopo l’esecuzione del suo poema sacro Baptisma al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, è nominato maestro della Cappella liberiana di Santa Maria Maggiore e docente di composizione e direzione polifonica proprio al Pontificio Istituto di Musica Sacra. Nel 1952, su indicazione di Lorenzo Perosi, è nominato vice maestro della Cappella Sistina; in questo stesso anno compone l’oratorio L’Ascensione, con il quale viene inaugurato a Città del Messico il nuovo santuario della Vergine di Guadalupe.Morto Perosi nel 1956, Pio XII lo nomina direttore perpetuo della Cappella Sistina, incarico che ha ricoperto fino al 1997. Nel 1965 il maestro è nominato accademico di Santa Cecilia. Proprio l’Accademia più volte programma i suoi oratori nelle passate stagioni sinfoniche invitandolo a dirigerne le esecuzioni: tra esse occupano un posto particolare il Gloriosi Principes presentato a tutti i padri conciliari, presente Paolo VI, e l’Ascensione offerta a Giovanni Paolo II quando rientra a Roma per riprendere il suo ministero pastorale dopo l’attentato.Nel corso degli anni, oltre all’impegno nelle esecuzioni nelle liturgie papali, promuove con profonda convinzione l’attività concertistica della Sistina, ritenendola uno strumento privilegiato di evangelizzazione. Oltre alla direzione della Cappella Papale, si dedica all’insegnamento presso il conservatorio statale di Santa Cecilia a Roma e il Pontificio Istituto di Musica Sacra, tiene corsi di polifonia palestriniana in Italia e all’estero, dirige i principali complessi sinfonico-corali italiani e viene insignito di alte onorificenze e premi nazionali ed internazionali.