Vita Chiesa

Natale: mons. Cetoloni, «attendere, desiderare, ringraziare, agire facendosi piccoli e umili»

Attendere «contiene in sé Qualcuno intravisto, promesso – commenta il vescovo – Noi non lo vediamo, ma siamo certi: sta arrivando». È il cammino di attesa che nei secoli hanno compiuto coloro che hanno atteso il Messia; un’attesa che «sveglia il desiderare», perché attendere «rigenera il desiderio e il desiderare ravviva l’attesa». «È Lui il Desiderato che risponderà alle tue attese – prosegue Cetoloni – Se ancora non ti colma come avresti bisogno, già senti che vuoi ringraziarlo perché c’è, perché viene, per l’attesa e il desiderio che di nuovo ha suscitato». E tutto ciò genera il bisogno di agire, perché «attendere grati non è star fermi, ma cominciare ad andare incontro». Agire come forma di ringraziamento «compiendo le opere del Natale di Gesù e di chi vi fu coinvolto come Maria, Giuseppe, gli angeli, i pastori, i magi… Facendosi piccoli, umili, andando incontro, portandosi vicino, offrendo doni, tornando cambiati, accogliendo e cantando la pace… Come allora, così oggi». Il vescovo conclude augurando non solo Buon Natale, ma anche per ognuno la possibilità di trovare «spazi di silenzio, preghiera, ascolto dell’anima».