Vita Chiesa

ORTODOSSI ROMENI: PERDONATO IL METROPOLITA CHE AVEVA FATTO LA COMUNIONE CON I GRECO-CATTOLICI

Il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Romena ha deciso ieri di “perdonare” il metropolita Nicolae Corneanu di Banat, che “aveva fatto la comunione” durante una messa greco-cattolica a Timisoara il 25 maggio scorso. Insieme al metropolita Corneanu è stato “perdonato” anche il vescovo ortodosso Sofronie di Oradea il quale, nella festa dell’Epifania, aveva celebrato insieme al vescovo greco-cattolico di Oradea, mons. Virgil Bercea, la celebrazione di benedizione dell’acqua. Si conclude così una lunga polemica che si era sollevata nel mondo ortodosso dopo il gesto compiuto dal metropolita Corneanu. “Il Santo Sinodo ha disapprovato i gesti non canonici dei due gerarchi e ha accolto il loro ripensamento e pentimento come primo segno della loro correzione”, si legge in un comunicato stampa del Patriarcato ortodosso romeno diffuso ieri sera. Inoltre, il Santo Sinodo, ha deciso che non è permesso a nessun ortodosso fare la comunione in un’altra Chiesa cristiana e che nessun chierico ortodosso può celebrare sacramenti e benedizioni con ministri di altri culti. “Chi non si sottomette a questa decisione – conclude il comunicato – perderà la comunione con la Chiesa Ortodossa e, di conseguenza, sopporterà le sanzioni canoniche corrispondenti allo stato che occupa nella Chiesa”.“La Santa Eucaristia non è un mezzo o una tappa verso l’unità cristiana ecclesiale, bensì la manifestazione più intensa dell’unità della Chiesa, il suo coronamento”. Lo ha affermato il Patriarca Daniel della Chiesa Ortodossa Romena in un discorso rivolto ai membri del Santo Sinodo, reso pubblico ieri sera dall’agenzia di stampa “Basilica” del Patriarcato romeno. Con queste parole il Patriarca ha voluto “riaffermare il principio fondamentale dell’ecclesiologia ortodossa e in modo implicito dell’ecumenismo ortodosso”, alla vigilia della decisione del Santo Sinodo sulla sorte del metropolita Corneanu che “aveva fatto la comunione” durante una messa greco-cattolica il 25 maggio scorso. Simili gesti di “cosiddetta intercomunione” – ha spiegato – “diminuiscono le differenze dogmatiche tra la Chiesa Ortodossa e la Chiesa Cattolica e indeboliscono l’unità di fede quale fondamento della ricostruzione della comunione tra le due Chiese”. Il Patriarca ha ricordato inoltre che è proibito agli ortodossi ricevere l’Eucaristia in un’altra Chiesa, ed ha aggiunto che con questa decisione “non desideriamo trattare con arroganza o disprezzo gli altri cristiani, oppure interrompere il dialogo teologico”. “Attraverso un dialogo teologico sincero e profondo – ha concluso il Patriarca Daniel -, possono essere ridefiniti i dogmi che separano la Chiesa Cattolica da quella Ortodossa”.Sir