Vita Chiesa

OSCAR ROMERO, CELEBRAZIONI A ROMA PER I 30 ANNI DALLA MORTE, IN MEMORIA DI TUTTI I MARTIRI

Si svolgeranno a Roma dal 24 al 28 marzo le celebrazioni ecumeniche nel XXX anniversario del martirio di mons. Oscar Romero, l’arcivescovo di San Salvador ucciso mentre celebrava la messa il 24 marzo 1980, “icona e simbolo dei martiri per la giustizia e la pace”. Il momento clou sarà la veglia ecumenica del 26 marzo nella chiesa di san Marcello a via del Corso (ore 19), presieduta da mons. Gregorio Rosa Chavez, vescovo ausiliare di San Salvador, durante la quale si ricorderanno tutti i martiri del mondo. Le celebrazioni si apriranno il 24 marzo, giorno in cui la Chiesa italiana celebra la Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri, con una celebrazione eucaristica presieduta da padre Camillo Maccise, già superiore dell’Unione dei superiori generali (Usgi) nella parrocchia di S.Giuseppe Moscati a Cinecittà est (ore 20). Il 25 marzo (ore 17), nel salone “Mons. Luigi Di Liegro” della Provincia di Roma (via IV novembre), si terrà un incontro su Chiesa e società in America Latina e una narrazione teatrale in memoria di Giovanni XXIII e Oscar Romero. Il 27 marzo vi sarà un incontro nella parrocchia di S.Frumenzio ai Prati fiscali, seguito da una messa. Domenica 28 marzo tutto si concluderà con una celebrazione eucaristica delle comunità latinoamericane a Roma nella parrocchia di S.Lucia (ore 17), presieduta da mons. Chavez. L’iniziativa è nata nel 1982 per volontà del direttore della Caritas di Roma, mons. Luigi Di Liegro. A 30 anni dall’uccisione di mons. Romero, dice al SIR Gianni Novelli, coordinatore del Comitato romano celebrazioni Oscar Romero (che riunisce realtà cattoliche, religiosi e religiose e le Chiese battista e valdese), il suo messaggio è ancora attuale: “Uno dei suoi motti era: ‘La gloria di Dio è che i poveri siano liberati’. Questa è l’attualità del suo messaggio. Disse anche: ‘Se mi uccidono, risorgerò con il mio popolo’. Oggi questa profezia si realizza nel popolo salvadoregno”. Novelli ricorda che i martiri di oggi, sacerdoti e laici, “sono caratterizzati dalla fedeltà ai valori evangelici della vita, della pace, della giustizia e dell’amore per il Signore. Con le nostre celebrazioni vogliamo ricordare che i martiri sono tanti, molti di più delle statistiche ufficiali. Noi intendiamo il ‘martirio’ in senso molto più ampio ed ecumenico: per noi sono martiri anche personaggi come Martin Luther King, Gandhi, Bonhoeffer, ma anche, in Italia, Falcone o Borsellino, perché si sono battuti per la giustizia e la legalità e naturalmente don Giuseppe Diana e don Pino Puglisi”. E proprio in questi giorni (12-27 marzo) “Missio giovani”, organismo pastorale della Cei, è in pellegrinaggio con 20 giovani in Guatemala e El Salvador sulle tracce di mons. Romero e degli altri martiri latino-americani.Sir