Vita Chiesa

PAPA LANCIA NUOVO APPELLO PER LA PACE E RICORDA IMPEGNO NELLA LOTTA CONTRO AIDS

“Il mondo ha grande bisogno di pace”. Lo ha detto domenica Giovanni Paolo II rivolgendosi ai numeroso fedeli e pellegrini convenuti in piazza San Pietro per la tradizionale recita dell’Angelus. “Penso in modo speciale con profondo dolore – ha detto il Pontefice – agli ultimi episodi di violenza in Medio Oriente e nel Continente africano, come pure a quelli che la cronaca quotidiana registrata in tante altre parti della Terra”. Il Santo Padre ha anche rivolto il suo accorato appello ai responsabili delle grandi religioni: “Uniamo le forze nel predicare la non violenza, il perdono e la riconciliazione”. Ricordando poi che oggi, 1° dicembre, si celebrerà la giornata mondiale della lotta contro l’Aids, il Papa ha pregato per coloro che sono colpiti da questo “flagello” che “purtroppo è ancora in forte crescita, specialmente nei Paesi più poveri”. Ha anche incoraggiato “quanti nella Chiesa svolgono, verso questi nostri fratelli e sorelle, un inestimabile servizio di accoglienza, di cura e di accompagnamento spirituale”. Il Santo Padre ha infine salutato la comunità di Sant’Egidio, che domenica ha rilanciato la campagna internazionale contro la pena di morte.Misna Ecco il testo dell’AngelusCarissimi Fratelli e Sorelle!

Oggi inizia il tempo di Avvento, itinerario di rinnovamento spirituale in preparazione al Natale. Risuonano nella liturgia le voci dei profeti, che annunciano il Messia invitando alla conversione del cuore ed alla preghiera. Ultimo di essi, e di tutti più grande, Giovanni il Battista grida: “Preparate la via del Signore!” (Lc 3,4), perché Egli “verrà a visitare il suo popolo nella pace”.

Viene Cristo, il Principe della pace! Prepararci al suo Natale significa risvegliare in noi e nel mondo intero la speranza della pace. La pace anzitutto nei cuori, che si costruisce deponendo le armi del rancore, della vendetta e di ogni forma di egoismo.

Ha grande bisogno di questa pace il mondo! Penso in modo speciale con profondo dolore agli ultimi episodi di violenza in Medio Oriente e nel Continente africano, come pure a quelli che la cronaca quotidiana registra in tante altre parti della Terra. Rinnovo il mio appello ai responsabili delle grandi religioni: uniamo le forze nel predicare la non-violenza, il perdono e la riconciliazione! “Beati i miti, perché erediteranno la terra” (Mt 5,5).

In questo itinerario di attesa e di speranza che è l’Avvento, la Comunità ecclesiale si immedesima più che mai nella Vergine Santissima. Sia Lei, la Vergine dell’attesa, ad aiutarci perché apriamo i cuori a Colui che reca, con la sua venuta tra noi, il dono inestimabile della pace all’intera umanità”.