Vita Chiesa

PASQUA, CARD. ANTONELLI: PACE FAMIGLIE, NO A DISORDINE E CORRUZIONE

“Pace alle famiglie e quindi solidità di affetti e di appartenenza reciproca”. Comincia con queste parole l’ omelia del giorno di Pasqua del cardinale di Firenze Ennio Antonelli e il suo augurio di pace è rivolto anche “ai credenti di altre religioni”. Il cardinale indica la Pasqua come momento da vivere anche nei pensieri e nei comportamenti per eliminare “abitudini disordinate” e “i fermenti di corruzione che possono essere individuati nei sette vizi capitali”. Ed elencando i mali che derivano dai sette vizi capitali, tra l’altro dice: “La lussuria si concretizza come avidità di sesso, piacere sensuali, pornografia, prostituzione, pedofilia, adulterio” e parlando dei peccati di gola specifica che possono essere individuati anche “nell’abuso di alcool, nel vizio del fumo, nella droga”. “Tutte le inclinazioni e le abitudini disordinate sono fermenti di corruzione da eliminare – spiega Antonelli – e creano forme di dipendenza e di schiavitù, recano danno alle persone, alle famiglie e alla società”. Secondo il cardinale di Firenze, serve “un uomo nuovo” che viene dalla Pasqua che “è novità, e speranza di vita nuova”. Nell’omelia della veglia pasquale, inceve, Antonelli aveva sottolineato che l’ uomo “catturato da mille seduzioni non riesce ad osservare la legge morale e finisce per non comprendere neppure i valori umani: la subisce come un’imposizione covando rancore contro Dio, la riduce a misura dei propri interessi, pretendendo di decidere da solo ciò che è bene e ciò che è male, arrivando a volte al nihilismo etico”. (ANSA).