Vita Chiesa

PEDOFILIA: I CARDINALI USA STILANO UN PROGRAMMA IN SEI PUNTI

L’elaborazione di “criteri nazionali” da seguire nelle diocesi e negli istituti religiosi statunitensi per combattere il problema degli abusi sui minori; uno “speciale procedimento” per la riduzione allo stato laicale dei sacerdoti che si sono resi “colpevoli di abusi sessuali ripetuti sui minori”; “sebbene il codice di diritto canonico già contenga un procedimento per la destituzione dei sacerdoti colpevoli di abusi sui minori”, prevedere “un processo speciale per quei casi che non sono noti ma che il vescovo diocesano considera una minaccia per la protezione dei bambini e dei giovani, al fine di evitare gravi scandali nel futuro”; “una visita apostolica nei seminari e nelle case religiose di formazione, riservando particolare attenzione ai criteri di ammissione e al dovere di insegnare la dottrina cattolica nella sua completezza”; far sì che, come ha affermato il Papa, che “questa crisi possa condurre” ad uno sforzo di sempre maggiore “santificazione” della Chiesa negli Stati Uniti; l’indizione di una “giornata di preghiera e di penitenza per la Chiesa degli Stati Uniti, per implorare la riconciliazione e il rinnovamento della vita ecclesiale”. Queste le sei proposte approvate dai cardinali statunitensi e dai capi dicastero della curia romana al termine dell’incontro con il Papa e diffuse ieri a tarda sera. Tali proposte, spiegano i cardinali, sono una risposta al severo monito espresso da Giovanni Paolo II: “La gente ha bisogno di sapere che non c’è posto nella vita sacerdotale e religiosa per coloro che vogliono fare del male ai bambini”. I “sei punti” saranno portati all’assemblea plenaria della conferenza episcopale statunitense, in programma nella prossima metà di giugno. “Siamo molto grati alla Santa Sede – ha detto il presidente della conferenza episcopale statunitense, mons. Gregory, presentando ai giornalisti il comunicato finale – per averci offerto questo momento unico di confronto. La discussione è stata molto seria e approfondita e siamo mossi dal sincero desiderio di fare tutto il possibile di difendere i bambini e per aiutare tutti coloro che sono stati offesi, muovendoci nel pieno rispetto della legge”. “Le parole del Papa sono state molto chiare – ha aggiunto il card. McCarrick, arcivescovo di Washington – e noi vogliamo dare una risposta adeguata alle sue sollecitazioni”. “Tolleranza zero”, ha spiegato ancora il cardinale, significa intervenire nella maniera più “rapida possibile” per i casi che si sono verificati nel passato ed evitare che in futuro vi possano essere altre minacce di abusi reiterati sui minori. I cardinali hanno anche inviato un messaggio a tutti i sacerdoti degli Stati Uniti assicurando loro il massimo “sostegno in questi momenti travagliati” e chiedendo di “tenerci uniti nella comunione sacerdotale”.SirIl comunicato finale e il messaggio ai sacerdoti