Vita Chiesa

PERQUISIZIONE ARCIVESCOVADO BRUXELLES: STUPORE SEGRETERIA DI STATO E VESCOVI BELGIO

“Ferma condanna di ogni atto peccaminoso e criminale di abuso di minori da parte di membri della Chiesa, come pure la necessità di riparare e di affrontare tali atti in modo conforme alle esigenze della giustizia ed agli insegnamenti del Vangelo”. È quanto ribadisce oggi la Segreteria di Stato, in una nota pubblicata dalla sala stampa vaticana insieme alla Dichiarazione rilasciata dal portavoce della Conferenza episcopale belga, dopo la perquisizione di ieri dell’arcivescovado di Malines-Bruxelles. “I vescovi del Belgio – spiega Eric de Beukelaer, portavoce della Conferenza episcopale, nella dichiarazione – erano riuniti presso l’arcivescovado di Malines-Bruxelles per la riunione mensile. Verso le 10.30 le autorità giudiziarie e le forze di polizia sono entrate e hanno detto che ci sarebbe stata una perquisizione dell’arcivescovado, in seguito a delle denunce per abuso sessuale nel territorio dell’arcidiocesi. Non è stata data nessun’altra spiegazione, ma tutti i documenti e i telefoni portatili sono stati confiscati ed è stato detto che nessuno poteva lasciare l’edificio. Questo stato di fatto è durato fino alle 19.30 circa. Tutti sono stati interrogati, sia i membri della Conferenza episcopale, sia i membri del personale. Non è stata un’esperienza piacevole, ma tutto si è svolto in modo corretto”.“I vescovi – afferma il portavoce – hanno sempre detto di avere fiducia nella giustizia e nel suo lavoro. La presente perquisizione viene accolta con la stessa fiducia e perciò, per il momento, essi si astengono dal fare ulteriori commenti. Al contrario, assieme al professor Peter Adriaensses, presidente della Commissione per il trattamento degli abusi sessuali nel quadro di una relazione pastorale, si rammaricano del fatto che, durante un’altra perquisizione, tutti i dossier della Commissione sono stati sequestrati”. Ciò “va contro il diritto alla riservatezza di cui devono beneficiare le vittime che hanno scelto di indirizzarsi a questa Commissione. Tale azione lede dunque gravemente il necessario ed eccellente lavoro di questa commissione”. La Segreteria di Stato, si legge nella nota diffusa oggi, esprime “vivo stupore per le modalità in cui sono avvenute alcune perquisizioni condotte dalle Autorità giudiziarie belghe e il suo sdegno per il fatto che ci sia stata addirittura la violazione delle tombe dei cardinali Jozef-Ernest Van Roey e Léon-Joseph Suenens, defunti arcivescovi di Malines-Bruxelles. Allo sgomento per tali azioni, si aggiunge il rammarico per alcune infrazioni della confidenzialità, a cui hanno diritto proprio quelle vittime per le quali sono state condotte le perquisizioni”.