PRATO: IL 15 AGOSTO PER SANTA MARIA IL DEBUTTO ALL'OSTENSIONE DEL SINDACO ROBERTO CENNI
Quest'anno l'Ostensione del 15 agosto segnerà il debutto del sindaco di Prato Roberto Cenni. Per la prima volta, infatti, Cenni prenderà parte, in veste ufficiale, al rito pratese per eccellenza: la «mostra» della Sacra Cintola, simbolo religioso e civile della città. Un antichissima tradizione vuole che sia la cintura della Madonna, portata da un tal Michele da Prato nel 1141. Il sindaco, con la fascia tricolore, si recherà intorno alle 17,30, in cattedrale ed entrerà nella cappella del Sacro Cingolo, dove è custodita la reliquia, portando con sé due delle tre chiavi necessarie per aprire il cofano dell'altare che contiene la cassa di legno di rosa che, a sua volta, custodisce la teca con la Cintura. Ad accoglierlo, con i canonici del duomo, ci sarà il Vescovo mons. Gastone Simoni. Il cerimoniere vescovile aggiungerà alle due del Comune, la terza chiave, di proprietà del Capitolo della cattedrale, e con tutte e tre procederà all'apertura del cofano, ornato dal bassorilievo di Emilio Greco. A quel punto intorno alle 18 - Vescovo e Sindaco saliranno prima sulla loggia del Ghirlandaio, interna al duomo, poi entreranno nel pulpito di Donatello, sulla piazza: mons. Simoni mostrerà ai fedeli la reliquia, benedicendo i presenti e tutta la città di Prato. L'Ostensione di Santa Maria come viene chiamata tradizionalmente la ricorrenza del 15 è la terza dell'anno. Pur essendo ferragosto, il duomo si riempie ogni anno di fedeli per venerare la Sacra Cintola in quella che è la festa mariana più importante dell'anno. Al termine dell'Ostensione, in duomo verrà celebrata la messa festiva. Il Vescovo Simoni celebrerà l'Eucaristia solenne alle 10,30. L'Ostensione dell'Assunta è una delle cinque «canoniche» che si tengono durante l'anno. Tra il Sacro Cingolo e l'Assunzione di Maria esiste un legame particolare: venerata come «icona» dell'incarnazione e della verginità di Maria, la reliquia fu donata (così tramanda la tradizione orientale) a San Tommaso dalla Madonna stessa, proprio mentre saliva al cielo. Secondo lo scritto apocrifo dello Pseudo-Giuseppe d'Arimatea, era il ricordo che l'Assunta donò all'unico apostolo che mancava al momento della sua glorificazione. E proprio la reliquia pratese ha lasciato un'impronta inconfondibile nella storia dell'arte: per tre secoli, dal Trecento fino al Rinascimento più maturo, l'iconografia dell'Assunzione di Maria ha sempre previsto il dono della Cintura a San Tommaso. (cs)
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