Vita Chiesa

Pace in Siria, a Pisa Rosario in Duomo davanti alla Madonna di Sotto gli Organi

«Non è mai l’uso della violenza che porta alla pace. Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza!». Con parole forti e accorate papa Francesco ha lanciato un nuovo appello perché in Siria la logica del dialogo e del negoziato prevalga su quella della «cieca contrapposizione». Lo ha fatto all’Angelus di domenica 1 settembre, in piazza San Pietro, convocando per il prossimo sabato 7 una giornata di digiuno e di preghiera, e dando appuntamento in piazza San Pietro, dove dalle 19 alle 24 si pregherà per invocare da Dio il dono della pace «per l’amata Nazione siriana e per tutte le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo». Un invito – esteso a tutti i cristiani, ai credenti di altre religioni e agli «uomini di buona volontà» – che sta riscuotendo numerose adesioni.

In sintonia con l’appello di papa Francesco l’invito rivolto dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto tramite le colonne del settimanale diocesano Toscana Oggi. Ecco il testo.

Carissimi,

accogliendo l’invito accorato del S. Padre Francesco a digiunare e a pregare per la pace in Siria, in Medio Oriente e in tutti i paesi che vivono situazioni di guerra, chiedo a tutte le Comunità parrocchiali di organizzare momenti di preghiera nella giornata di sabato 7 settembre.

Lasciando ai parroci la libertà di organizzarsi con le proprie Comunità nel modo che parrà più opportuno, avverto che io stesso, in Cattedrale, a Pisa, alle ore 21, guiderò la preghiera del Rosario davanti all’immagine della Madonna di Sotto gli Organi.

Invitando tutti a partecipare ai momenti di preghiera che verranno organizzati, esorto ad intensificare la preghiera per la pace soprattutto in famiglia, oltre che nelle parrocchie, invocando l’intercessione di Maria Regina della Pace.

Giovanni Paolo BenottoArcivescovo di Pisa