Pacem in terris: assemblea di cento gruppi ecclesiali a 50 anni dall'enciclica
Una assemblea nazionale per ricordare la firma avvenuta 50 anni fa (11 aprile 1963) dell‘enciclica "Pacem in terris", l‘ultima di Papa Giovanni XXIII prima della sua morte. Si svolgerà domani a Roma (Auditorium di via dei Frentani, 4) per iniziativa di un centinaio di gruppi ecclesiali, riviste e associazioni.
I principali promotori sono Pax Christi e Cipax di Roma (Centro interconfessionale per la pace). «Questa assemblea - spiega il Cipax - fa parte di un percorso di memoria del Concilio iniziato dal basso tra cattolici di tutto il mondo, che si concluderà nel dicembre 2015 con un incontro mondiale a Roma. La ‘Pacem in terris' interpretò e dettò lo spirito del Concilio e ne anticipò le acquisizioni, ponendosi ancora oggi come canone interpretativo privilegiato per la sua comprensione e attuazione».
L'incontro si articolerà in tre momenti: la situazione del mondo al tempo della crisi dei missili a Cuba, per confrontare le realtà di guerra di allora e quelle di oggi; la teologia della «Pacem in terris», con riferimento ai segni dei tempi; l'antropologia della «Pacem in terris» e la libertà e capacità degli esseri umani di assumere la responsabilità del proprio operare. Ci si chiederà, precisa il Cipax, «se la nuova antropologia del Concilio si sia fatta strada nella Chiesa e nella comunità umana». Tra i relatori, Nandino Capovilla, Emma Cavallaro, Raniero La Valle, Antonietta Potente.
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