Vita Chiesa

Pakistan: Monteduro (Acs), dal 2013 circa 4 milioni di euro di aiuti alla Chiesa locale

Si va dalla formazione pastorale agli aiuti umanitari, dai mezzi di comunicazione sociale fino alla messa in opera di misure di sicurezza, dopo  gli attentati a Lahore del marzo 2015, per il seminario maggiore St. Francis Xavier di Youhanabad, per la chiesa di St. John sempre a Youhanabad e per l’assistenza legale alle vittime dell’attacco attraverso la Pontificia Commissione Giustizia e Pace. Altri progetti finanziati riguardano il Peace Centre per il dialogo islamo-cristiano a Lahore, alcune riparazioni all’edificio della scuola gestita dagli Oblati di Maria Immacolata a Karachi, la costruzione di mura di cinta e istallazione telecamere di sicurezza per il seminario di Nostra Signora di Lourdes a Islamabad-Rawalpindi e il sostegno alla pastorale carceraria e programma di riabilitazione detenuti cristiani a Faisalabad.

Per seguire alcuni di questi progetti e per rilanciare l’azione di supporto alla Chiesa locale in questi giorni è in Pakistan una delegazione di Acs guidata dal suo direttore Alessandro Monteduro. Diversi gli incontri in programma, tra questi quello con l’arcivescovo di Karachi, il card. Joseph Coutts.

«Da questa visita  – dichiara al Sir Monteduro – sta emergendo l’immagine di un Paese nel quale le minoranze vivono oggettivamente in una condizione di oppressione. Per Acs è importante riscontrare come grazie alla generosità dei benefattori si riesca a dare loro speranza. Visitare una chiesa non ancora terminata e sentirsi raccontare dal parroco che non è non è solo un luogo di preghiera ma anche simbolo dell’identità delle 400 famiglie cattoliche che la frequentano, è motivo per continuare a sostenerle  contro l’oppressione di chi vorrebbe che queste famiglie lasciassero le loro case, trasferendosi in altre zone di Karachi, oppure emigrassero all’estero. L’oppressione di chi vorrebbe che quei cattolici abbandonassero la loro fede per convertirsi ad un’altra religione».

«È un viaggio – conclude Monteduro – che conferma quanto sia fondamentale l’aiuto caritativo di organismi  come Acs e del dialogo. La dichiarazione di Abu Dhabi, frutto della visita di Papa Francesco negli Emirati arabi uniti, è un punto di partenza storico. Lo testimonia anche la ‘Dichiarazione di Islamabad’, firmata nei giorni scorsi da oltre 500 imam di tutto il Paese che hanno condannato violenze e discriminazioni sulle minoranze e riconosciuto la legittimità di una giustizia che ha voluto assolvere Asia Bibi».