Vita Chiesa

Papa Francesco, Angelus a Carpi, «vicinanza» alla Colombia. Appello per Congo, Venezuela e Paraguay

Il Papa si è detto «profondamente addolorato per la tragedia che ha colpito la Colombia, dove una gigantesca valanga di fango, causata da piogge torrenziali, ha investito la città di Mocoa, provocando numerosi morti e feriti», assicurando la sua preghiera «per le vittime» e «vicinanza a quanti piangono la scomparsa dei propri cari», ringraziando «tutti coloro che si stanno adoperando per prestare soccorso». Francesco ha quindi ricordato i «sanguinosi scontri armati nella regione del Kasai della Repubblica Democratica del Congo», che «stanno provocando vittime e sfollamenti e che colpiscono anche persone e proprietà della Chiesa: chiese, ospedali, scuole». Assicurando «vicinanza a questa nazione», il Papa ha invitato «tutti a pregare per la pace, affinché i cuori degli artefici di tali crimini non rimangano schiavi dell’odio e della violenza, perché sempre odio e violenza distruggono». Infine, l’attenzione è andata a «quanto sta avvenendo in Venezuela e in Paraguay», popolazioni «a me molto care», ha aggiunto Bergoglio, invitando «tutti a perseverare senza stancarsi, evitando ogni violenza, nella ricerca di soluzioni politiche».

In precedenza, prima della recita dell’Angelus  il Papa aveva espresso due ringraziamenti: a quanti «hanno lavorato per questa doppia ‘maratona’» – ricordando la solenne riapertura della cattedrale, sabato 25 marzo, dopo il terremoto – e ai 4.500 malati presenti in piazza perché «con le vostre sofferenze aiutate la Chiesa, aiutate a portare la Croce di Cristo». Il Papa ha rivolto un pensiero «alla Vergine Santa», cui è dedicata la Cattedrale di Carpi. «A Maria – ha aggiunto – offriamo le nostre gioie, i nostri dolori e le nostre speranze. Le chiediamo di posare il suo sguardo misericordioso su quanti tra noi si trovano nella sofferenza, particolarmente sui malati, sui poveri e su chi è privo di un lavoro dignitoso». Poi, ai laici, l’invito «a essere protagonisti della vita delle vostre comunità, in comunione con i vostri sacerdoti», facendo memoria di due figure laicali carpigiane: il beato Odoardo Focherini e la venerabile Marianna Santini, entrambi «testimoni della carità di Cristo». Quindi, un ringraziamento per i vescovi della regione, a partire da quello di Carpi, mons. Francesco Cavina, con l’esortazione «a stare accanto ai vostri preti con l’ascolto, la tenerezza e la premurosa vicinanza».

Al termine dell’Angelus, sono state presentate al Papa, per la benedizione, le quattro prime pietre per la chiesa parrocchiale di Sant’Agata a Carpi, per la Casa di esercizi spirituali a Novi, per la Cittadella della carità a Carpi e per la struttura polivalente di San Martino Carano di Mirandola. Quest’ultima è una pietra proveniente dalla Chiesa dell’Immacolata Concezione a Qaraqosh, nella Piana di Ninive, che è stata data al vescovo Cavina in occasione del suo recente viaggio, a inizio marzo.