Vita Chiesa

Papa Francesco: Angelus, «molti battezzati vivono come se Cristo non esistesse»

«Il Figlio di Dio capovolge ogni schema umano: non sono i discepoli che hanno lavato i piedi al Signore, ma è il Signore che ha lavato i piedi ai discepoli (cfr Gv 13,1-20). Questo è un motivo di scandalo e di incredulità non solo in quell’epoca, in ogni epoca, anche oggi», ha aggiunto il Papa. «Il capovolgimento operato da Gesù impegna i suoi discepoli di ieri e di oggi a una verifica personale e comunitaria. Anche ai nostri giorni infatti può accadere di nutrire pregiudizi che impediscono di cogliere la realtà. Ma il Signore – ha spiegato il Santo Padre – ci invita ad assumere un atteggiamento di ascolto umile e di attesa docile, perché la grazia di Dio spesso si presenta a noi in modi sorprendenti, che non corrispondono alle nostre aspettative».

L’esempio è quello di Madre Teresa di Calcutta, «una suorina piccolina – nessuno dava dieci lire per lei – che andava per le strade per prendere i moribondi affinché avessero una morte degna. Questa piccola suorina con la preghiera e con il suo operato ha fatto delle meraviglie! La piccolezza di una donna ha rivoluzionato l’operato della carità nella Chiesa. È un esempio dei nostri giorni». «Dio non si conforma ai pregiudizi», ha proseguito, «dobbiamo sforzarci di aprire il cuore e la mente, per accogliere la realtà divina che ci viene incontro. Si tratta di avere fede: la mancanza di fede è un ostacolo alla grazia di Dio. Molti battezzati vivono come se Cristo non esistesse: si ripetono i gesti e i segni della fede, ma ad essi non corrisponde una reale adesione alla persona di Gesù e al suo Vangelo. Ogni cristiano – tutti noi, ognuno di noi – è chiamato ad approfondire questa appartenenza fondamentale, cercando di testimoniarla con una coerente condotta di vita, il cui filo conduttore sempre sarà la carità».

«A Bari, con i Patriarchi delle Chiese del Medio Oriente e i loro Rappresentanti abbiamo vissuto una speciale giornata di preghiera e riflessione per la pace in quella regione», ha detto Papa Francesco dopo l’Angelus: «Rendo grazie a Dio per questo incontro, che è stato un segno eloquente di unità dei cristiani, e ha visto la partecipazione entusiasta del popolo di Dio». Il Pontefice ha poi ricordato la ricorrenza della «Domenica del Mare», dedicata ai marittimi e ai pescatori: «Prego per loro e per le loro famiglie, come pure per i cappellani e i volontari dell’Apostolato del Mare. Un ricordo particolare per coloro che in mare vivono situazioni di lavoro indegno; come pure per quanti si impegnano a liberare i mari dall’inquinamento».