Vita Chiesa

Papa Francesco: Angelus, «vicinanza al popolo turco» per attentato a Istanbul

«E l’anno sarà buono nella misura in cui ognuno di noi, con l’aiuto di Dio, cercherà di fare il bene giorno per giorno», ha proseguito Francesco: «Così si costruisce la pace, dicendo ‘no’ – con i fatti – all’odio e alla violenza e ‘sì’ alla fraternità e alla riconciliazione». Il riferimento è alla Giornata mondiale della pace, istituita esattamente 50 anni fa dal beato Paolo VI «per rafforzare l’impegno comune di costruire un mondo pacifico e fraterno». «Nel Messaggio di quest’anno ho proposto di assumere la nonviolenza come stile per una politica di pace», ha ricordato Francesco, che si è subito riferito alla tragedia dell’attentato di Istanbul. «Purtroppo, la violenza ha colpito anche in questa notte di auguri e di speranza», le sue parole: «Addolorato, esprimo la mia vicinanza al popolo turco, prego per le numerose vittime e per i feriti e per tutta la nazione in lutto, e chiedo al Signore di sostenere tutti gli uomini di buona volontà che si rimboccano coraggiosamente le maniche per affrontare la piaga del terrorismo e questa macchia di sangue che avvolge il mondo con un’ombra di paura e di smarrimento».

Poi il grazie al presidente Mattarella «per le espressioni augurali che mi ha rivolto durante il suo Messaggio alla nazione. Ricambio di cuore, invocando la benedizione del Signore sul popolo italiano affinché, con il contributo responsabile e solidale di tutti, possa guardare il futuro con fiducia e speranza». Salutando, infine, le famiglie, le associazioni, i gruppi di giovani presenti, il Papa ha espresso la sua riconoscenza «per tante iniziative di preghiera e di impegno per la pace che si svolgono in ogni parte del mondo», e in particolare per la Marcia della pace svoltasi a Bologna e promossa da Cei, Caritas, Azione Cattolica e Pax Christi.