Papa Francesco: Cei, auguri nel giorno dell'onomastico
«Beatissimo Padre, nella memoria liturgica di San Giorgio, ci è particolarmente caro porgerle, a nome nostro e dell'intero Episcopato italiano, fervidi auguri per la sua festa onomastica». È quanto si legge nel telegramma inviato dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, a nome dell'intero Episcopato italiano, a Sua Santità Papa Francesco, nel giorno della memoria liturgica di San Giorgio.
«La nostra vicinanza, espressione del legame speciale che unisce i vescovi e le Chiese d'Italia al loro primate, vescovo di Roma e successore di Pietro - prosegue il testo -, desidera dar voce all'affetto per la persona di Vostra Santità e alla gratitudine per il magistero e la testimonianza con cui Ella guida la Chiesa universale, esortandoci tutti a non stancarci mai di invocare e donare la misericordia di dio». «Invochiamo su di noi e sull'intera Chiesa italiana la Sua benedizione - conclude il telegramma -, mentre le rinnoviamo l'espressione della nostra filiale devozione».
Ieri, invece, come il Papa aveva ricordato ad alcune persone a lui vicine, ricorreva il 40° anniversario della professione religiosa solenne nella Compagnia di Gesù dell'allora padre Bergoglio, avvenuta il 22 aprile 1973. La data del 22 aprile è una delle date «classiche» in cui i gesuiti pronunciano i loro «ultimi voti» al termine del lungo periodo della loro formazione religiosa. E ciò perché il 22 aprile 1542 Ignazio di Loyola e i suoi primi compagni pronunciarono a Roma la loro professione solenne dopo l'approvazione da parte del Papa Paolo III del nuovo Ordine allora nascente. Ciò avvenne nella Basilica di San Paolo, davanti a quell'immagine della Madonna dove Papa Francesco volle appunto sostare in preghiera a conclusione della solenne celebrazione per la «presa di possesso» della stessa Basilica la passata domenica 14 aprile.
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