Vita Chiesa

Papa Francesco, Messa: chi «ha voglia di potere o è sleale, difficilmente può servire»

Ma quali sono, si chiede il Pontefice, gli ostacoli che impediscono di servire il Signore, di servirlo con libertà? Ce ne sono tanti, constata con amarezza, «uno è la voglia di potere»: «Quante volte abbiamo visto, forse, a casa nostra: qui comando io! E quante volte, senza dirlo, abbiamo fatto sentire agli altri che ‘comando io’, no? Anche far vedere questo, no? La voglia di potere … E Gesù ci ha insegnato che colui che comanda diventi come colui che serve. O, se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti. Gesù capovolge i valori della mondanità, del mondo. E questa voglia di potere non è la strada per diventare un servo del Signore, anzi: è un ostacolo, uno di questi ostacoli che abbiamo pregato il Signore di allontanare da noi». L’altro ostacolo, riporta Radio Vaticana, che succede «anche nella vita della Chiesa», è «la slealtà». Questo, è il suo avvertimento, avviene «quando qualcuno vuol servire il Signore ma anche serve altre cose che non sono il Signore»: «Il Signore ci ha detto che nessun servo può avere due padroni. O serve Dio o serve il denaro. Gesù ce lo ha detto. E questo è un ostacolo: la slealtà. Che non è lo stesso di essere peccatore. Tutti siamo peccatori, e ci pentiamo di questo. Ma essere sleali è fare il doppio gioco, no? Giocare a destra e a sinistra, giocare a Dio e anche giocare al mondo, no? E questo è un ostacolo. Quello che ha voglia di potere e quello che è sleale, difficilmente può servire, diventare servo libero del Signore».

«Il servizio di Dio è libero: noi siamo figli, non schiavi. E servire Dio in pace, con serenità, quando Lui stesso ha tolto da noi gli ostacoli che tolgono la pace e la serenità, è servirlo con libertà. E quando noi serviamo il Signore con libertà, sentiamo quella pace più profonda ancora, no?, della voce del Signore: ‘Ah, vieni, vieni, vieni, servo buono e fedele’. E tutti vogliamo servire il Signore con bontà e fedeltà, ma abbiamo bisogno della sua grazia: da soli, non possiamo. E per questo, chiedere sempre questa grazia, che sia Lui a togliere questi ostacoli, che sia Lui a darci questa serenità, questa pace del cuore per servirlo liberamente, non come schiavi: come figli». «La libertà nel servizio». Francesco evidenzia così che anche quando il nostro servizio è libero, dobbiamo ripetere che «siamo servi inutili» consapevoli che da soli non possiamo fare nulla. «Soltanto – afferma – dobbiamo chiedere e fare spazio perché Lui faccia in noi e Lui ci trasformi in servi liberi, in figli, non in schiavi». «Che il Signore – è l’invocazione del Papa – ci aiuti ad aprire il cuore e a lasciare lavorare lo Spirito Santo, perché tolga da noi questi ostacoli, soprattutto la voglia di potere che fa tanto male, e la slealtà, la doppia faccia» di «voler servire Dio e il mondo». «E così – ha concluso – ci dia questa serenità, questa pace per poterlo servire come figlio libero che alla fine, con tanto amore, Gli dice: ‘Padre, grazie, ma Tu sai: sono un servo inutile’».