Vita Chiesa

Papa Francesco, Messa: «la fede è la stessa, ma è in movimento»

«Chiediamo al Signore – è stata la sua invocazione finale – la grazia del discernimento per non sbagliare strada e non cadere nell’immobilità, nella rigidità, nella chiusura del cuore».«Lo Spirito è il dono di Dio, di questo Dio, Padre nostro, che sempre ci sorprende. Il Dio delle sorprese», ha esordito Francesco. «Perché?», ha proseguito: «Perché è un Dio vivo, è un Dio che abita in noi, un Dio che muove il nostro cuore, un Dio che è nella Chiesa e cammina con noi e in questo cammino ci sorprende sempre. E così come Lui ha avuto la creatività di creare il mondo, ha la creatività di creare cose nuove tutti i giorni. Il Dio che ci sorprende». Questo, ha osservato, può creare «difficoltà», come accade per Pietro che viene contestato dagli altri discepoli perché avevano saputo che «anche i pagani avevano accolto la Parola di Dio». Per loro, ha sottolineato, Pietro si era spinto troppo oltre e lo rimproverano perché, secondo loro, era ‘uno scandalo’ fino a dirgli: ‘Tu, Pietro, la pietra della Chiesa! Dove ci porti?’». Pietro, ha commentato il Papa, «è capace di accogliere la sorpresa di Dio»: lo Spirito Santo compie miracoli, cose nuove e «alcuni sicuramente avevano paura di queste novità della Chiesa». «Sempre, dai tempi dei profeti, ad oggi c’è il peccato di resistere allo Spirito Santo: la resistenza allo Spirito», ha fatto notare Francesco: «è la chiusura alla voce di Dio. Quella frase che chiude sempre, che ti ferma: ‘E’ sempre stato fatto così’. E questo uccide. Questo uccide la libertà, uccide la gioia, uccide la fedeltà allo Spirito Santo che sempre agisce in avanti, portando in avanti la Chiesa».

Noi cristiani, per il Papa, dobbiamo tra tante novità «saper discernere, discernere una cosa dall’altra, discernere qual è la novità, il vino nuovo che viene da Dio, qual è la novità che viene dallo spirito del mondo e qual è la novità che viene dal diavolo». «La fede – ha ribadito – non cambia mai. La fede è la stessa. Ma è in movimento, cresce, si allarga». E riprendendo un monaco dei primi secoli, San Vincenzo di Lerino, il Papa ha sottolineato che «le verità della Chiesa vanno avanti: si consolidano con gli anni, si sviluppano col tempo, si approfondiscono con l’età, perché siano più forti con il tempo, con gli anni, si allarghino con il tempo e vengono più innalzate con l’età della Chiesa». «Chiediamo al Signore – è stata la sua invocazione finale – la grazia del discernimento per non sbagliare strada e non cadere nell’immobilità, nella rigidità, nella chiusura del cuore».