Vita Chiesa

Papa Francesco, Messa: restando fedeli al Signore «non avremo paura» della morte

Il Pontefice ha messo in guardia dall’inganno dell’«alienazione» del vivere «come se mai si dovesse morire», invitando invece a pensare a quale «traccia lascia la nostra vita». Io ho «un’agenda», ha rivelato Francesco, «dove scrivo quando muore una persona» e ogni giorno vedo quella «ricorrenza» e «come è passato il tempo». «E questo ci obbliga» a pensare a cosa lasciamo, a qual è la «traccia» della nostra vita. E dopo la fine, come si racconta nella pagina odierna dell’Apocalisse di Giovanni, ci sarà il giudizio per ciascuno di noi, «quando Lui mi domanderà sui talenti che mi ha dato, che ne ho fatto; quando Lui mi chiederà come è stato il mio cuore quando è caduto il seme, come è stato il cammino, le spine». Ognuno di noi dunque sarà davanti a Gesù nel giorno del giudizio, quindi, mette in guardia il Papa, riprendendo le parole del Vangelo di Luca, «non lasciatevi ingannare». E l’inganno di cui parla è l’«alienazione», «l’estraniazione», l’inganno delle «cose che sono superficiali», che «non hanno trascendenza», l’inganno del «vivere come se mai dovessi morire». «Quando verrà il Signore», si chiede, «come mi troverà? Aspettando o in mezzo a tante alienazioni della vita?». «Se tu non curi il cuore, perché il Signore sia con te – mette in guardia Bergoglio – e tu vivi allontanato dal Signore sempre, forse c’è il pericolo, il pericolo di continuare così allontanato per l’eternità dal Signore». Da qui l’invito alla fedeltà: «Sii fedele fino alla morte – dice il Signore – e ti darò la corona della vita». «La fedeltà al Signore», avverte, «non delude. Se ognuno di noi è fedele al Signore, quando verrà la morte, diremo come Francesco ‘sorella morte, vieni’… Non ci spaventa. E quando sarà il giorno del giudizio, guarderemo il Signore: ‘Signore ho tanti peccati, ma ha cercato di essere fedele’. E il Signore è buono». «Con questa fedeltà – ha concluso – non avremo paura alla fine, alla nostra fine non avremo paura il giorno del giudizio».