Vita Chiesa

Papa Francesco a Caserta: cinque domande nel dialogo con i sacerdoti

I particolari dell’arrivo del Papa a Caserta sono stati raccontati ai giornalisti dal vicedirettore della sala stampa vaticana, Angelo Scelzo, nella sala stampa. “In volo il sostituto della segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu, gli ha mostrato la cosiddetta Terra dei fuochi e il Papa ha commentato che è terribile. Poi una volta arrivato alle 15.45, c’era qualche goccia di pioggia, ma ha salutato anche la folla presente all’interno della Scuola sottufficiali dell’Aeronautica militare presso la Reggia di Caserta”, probabilmente parenti e amici dei sottufficiali. Dopo un percorso all’interno, il Papa ha trovato il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, con “il quale si è intrattenuto, dopo abbracci e baci. Insieme sono saliti in ascensore per arrivare alla Cappella Palatina. Lì ha salutato ad uno a uno i 19 vescovi campani presenti e i 123 preti della diocesi, messi in fila indiana”. Nella Cappella Palatina, alle 16.30 è stato accolto da un applauso. “Il Papa – ha svelato Scelzo – ha detto subito di avere un discorso preparato ma di preferire un incontro dialogico. Ci sono state cinque domande. Il Papa non ha nemmeno introdotto. Le cinque domande hanno riguardato temi ecclesiali: la fraternità sacerdotale, su come si può essere preti diocesani oggi, anche alla luce degli insegnamenti di Francesco”.

Il Papa ha risposto con grande libertà e ha sottolineato due aspetti: la creatività e la vicinanza alla propria gente e al territorio, in una dimensione dialogica anche con chi è lontano dalla Chiesa, senza venire meno alla propria identità, ma con la consapevolezza che non si può scartare a priori ciò che dicono e pensano gli altri. Le domande sono state tutte su questo versante: il rapporto tra vescovo e sacerdote, il dovere del sacerdote di essere accanto al vescovo, ma anche il dovere del vescovo di essere sempre vicino ai propri sacerdoti. È stato “un incontro molto cordiale – ha detto Scelzo -. Ogni tanto il Papa s’interrompeva per chiarire meglio un concetto”. Dopo la quinta domanda, c’è stata un po’ di incertezza se continuare, ma il Papa ha detto che c’era la folla che lo aspettava. Alla fine, il Papa si è scusato per “aver creato subbuglio nella festa della patrona”. Ma il vescovo di Caserta ha ringraziato il Papa per la sua presenza, sottolineando come sia stato questo “un santo scompiglio”. Dopo che il Papa ha firmato il registro degli ospiti della Reggia, gli sono stati consegnati alcuni regali: la seta di San Leucio, una maglia della Casertana che ha gli stessi colori del san Lorenzo, una maglia delle squadre di volley e di basket locali. Poi l’incontro con la folla: il Papa ha percorso in papamobile lo spiazzo di fronte alla Reggia, dove c’erano oltre centomila persone ad attenderlo.