Vita Chiesa

Papa Francesco: a Cavalieri Colombo, difesa matrimonio, famiglia, libertà religiosa

Il Papa  – nel messaggio a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin –  ha espresso «profondo apprezzamento» per la «salda testimonianza pubblica» che l’Ordine offre «alla nostra comprensione cristiana del matrimonio e della famiglia». «Elevato alla dignità di sacramento», il matrimonio, ha spiegato il Pontefice, «nel piano del Creatore» è «un’istituzione naturale, un accordo per tutta la vita di amore e fedeltà tra un uomo e una donna, volto alla loro perfezione e santificazione, e al futuro della nostra famiglia umana». Oggi, quando l’istituzione matrimoniale «è sotto attacco da parte di potenti forze culturali», i fedeli «sono chiamati a testimoniare questa verità fondamentale di fede biblica e di diritto naturale che è essenziale per un ordine della società saggio e giusto».

Riferendosi poi al tema della Convention, imperniato su vita e libertà, il Papa ha richiamato «il dovere dei cattolici americani, proprio come cittadini responsabili, di contribuire alla difesa consapevole di quelle libertà su cui è stata fondata la loro nazione», a partire dalla «libertà religiosa», «pietra angolare», intesa non semplicemente come libertà di culto, ma anche, per gli individui e le istituzioni, come libertà di parlare e agire secondo il dettato della propria coscienza». Quanto più «questo diritto viene minacciato, da politiche pubbliche invasive o dalla crescente influenza di una cultura che mette presunti diritti individuali al di sopra del bene comune», ammonisce il Papa, tanto più «è necessaria una mobilitazione delle coscienze di tutti quei cittadini che, indipendentemente dal partito o dal loro credo, sono preoccupati per il benessere generale della società».

«La protezione della liberta religiosa deve anche impegnare – avverte Francesco – le coscienze dei credenti a livello globale, in risposta agli attacchi sferrati contro le comunità di minoranza, molto spesso cristiane, in varie parti del nostro mondo», una «grave tragedia umanitaria». Di qui l’urgenza che dai cattolici di tutto il mondo «venga offerto un incessante sacrificio di preghiera per la conversione dei cuori» e per «la fine della violenza fanatica e dell’intolleranza».