Vita Chiesa

Papa Francesco a Ferrovie dello Stato: siano «più attrattive, sostenibili e solidali»

«È grande l’impegno che vi è richiesto e che vi auguro di adempiere con passione, per lavorare con quel ‘di più’ di cura, disponibilità e creatività che è proprio di chi ama le realtà e le persone a cui serve», ha proseguito Francesco, secondo il quale «le Ferrovie dello Stato sono per il Paese un fondamentale mezzo di trasporto e connessione, oltre a rappresentare un sostegno e un incentivo per lo sviluppo economico e sociale». «Esse costituiscono una articolazione capillare che unisce le varie zone del Paese sia dal punto di vista pratico che ideale, favorendo lo scambio di persone e di merci, di esperienze e conoscenze, di cultura e di ricchezza», ha sottolineato il Santo Padre, che rivolgendosi ai dirigenti ha ricordato come abbiano «una grande responsabilità, anzitutto nei confronti dei dipendenti, che siete chiamati a guidare e dei quali organizzate le mansioni».

«Possano trovare sempre in voi dei modelli di dedizione e disinteresse, capaci di unire la fermezza, propria di chi deve decidere, alla comprensione di chi ha a cuore le problematiche e i bisogni concreti delle persone», l’auspicio del Papa, per cui la responsabilità dirigenziale «si estende anche a quanti, saltuariamente o con cadenza quotidiana, usano il treno come mezzo di trasporto, per recarsi al lavoro o per turismo, o per raggiungere i propri cari che abitano lontano». «Lo sforzo di rendere sempre più efficiente il servizio ferroviario influisce non poco sulla loro qualità di vita, rendendo più spediti e confortevoli i loro spostamenti», il monito di Francesco: «la vostra attività si allarga poi all’intera società, visto che la qualità del trasporto ferroviario incide su tante dinamiche sociali e sulle stesse prospettive economiche del Paese».

«Voi festeggiate quest’anno il primo decennio dell’Alta Velocità, un’opera pubblica di importanza strategica, che realizza un collegamento essenziale lungo gli assi principali del Paese e ogni giorno offre a migliaia di passeggeri un servizio di notevole qualità». È l’omaggio del Papa ai dirigenti e dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. «Sono davvero sensazionali i progressi compiuti e le innovazioni introdotte in questo breve arco di tempo, che ha visto l’aumento della rapidità negli spostamenti, l’incremento dei servizi e dei comfort per i passeggeri, un’interazione sempre più forte con i territori e con altri mezzi di trasporto, oltre a un grande sviluppo delle stazioni dell’Alta Velocità», ha proseguito Francesco, secondo il quale «questa rapida evoluzione scaturisce da un’accurata e avveduta progettualità, della quale voi dirigenti, insieme ai vertici dell’azienda, vi fate interpreti e promotori».

«In una società in così rapida evoluzione, come la nostra, è imprescindibile formulare un progetto chiaro di azione, ispirato a una visione del futuro che si sta costruendo, da adattare via via sulla base delle nuove circostanze», l’invito del Papa: «Tale visione – ha spiegato – è frutto di approfondimento e studio, richiede la collaborazione con esperti e una conoscenza approfondita delle dinamiche della società, ai cui bisogni vuole rispondere. Essa, ancor più che in passato, dovrà essere una visione d’insieme sulla realtà e sui problemi, perché mai come oggi bisogna riconoscere che gli individui, i gruppi, le comunità locali e gli Stati non sono realtà a sé stanti: la globalizzazione ci mette davanti all’urgenza di lavorare e pensare insieme, perché non siamo isole, ma siamo piuttosto dei punti di raccordo».

«Attrattive, sostenibili e solidali». Sono le tre qualità additate dal Papa alle Ferrovie dello Stato. «Siano attrattive – ha spiegato – perché capaci di richiamare investimenti, di migliorare la qualità, di favorire gli scambi commerciali e generare nuove realtà imprenditoriali. Siano attrattive perché sempre più belle, luoghi dove ci si sente accolti e a proprio agio, e dove diventa gradevole tornare». Il trasporto ferroviario, inoltre, per Francesco deve diventare «sempre più sostenibile, sia perché economico per il mondo delle imprese e per i singoli cittadini, sia perché rispettoso del territorio che attraversa e delle comunità che coinvolge».

«Sostenibile poi dal punto di vista ambientale – la raccomandazione del Papa – aspetto al quale già dedicate molto impegno, per far sì che l’impatto sia il più contenuto possibile, e le emissioni di anidride carbonica, così insidiose per l’ecosistema e per i suoi equilibri, siano ridotte al massimo. Non posso che lodarvi per questo impegno, che portate avanti con precise scelte strutturali, e che rendono il treno il mezzo con l’impatto di gran lunga inferiore, se paragonato a quello degli autoveicoli o dell’aereo».

«Le Ferrovie che pensate per il prossimo futuro diventino sempre più solidali», l’ultimo augurio del Papa: «Favoriscano le famiglie e agevolino chi è più in difficoltà per l’età avanzata, i limiti fisici, o un reddito poco elevato. Siano solidali però anche per la loro effettiva diffusione e per una uguale qualità dei servizi che offrono nelle varie zone e sulle diverse tipologie di treno». La rete ferroviaria, inoltre, «si incarica di collegare e in qualche modo di tenere vive le diverse zone del Paese, anche le più periferiche, come fanno le vene e i capillari, che portano vita anche alle membra più lontane dal cuore»: «le Ferrovie abbiano a cuore che nessun centro resti escluso e sia quindi emarginato e impoverito».

Ugualmente, «chi viaggia sui convogli considerati secondari, non si trovi ad affrontare ogni giorno la fatica del sovraffollamento o delle difficili condizioni ambientali delle carrozze», il monito del Papa, insieme a quello a far sì «che l’offerta delle Ferrovie non venga a determinare una discriminazione tra utenti più o meno fortunati, più o meno in grado di permettersi un viaggio comodo e dignitoso. Questo impegno, che vi vede già attivi, risponde ai principi di uguaglianza e non discriminazione che rappresentano i punti principali del vostro Codice etico».