Vita Chiesa

Papa Francesco a Guardie Svizzere: ammirato da disciplina, senso ecclesiale, discrezione e professionalità

«La Guardia Svizzera svolge quotidianamente un prezioso servizio al Successore di Pietro, alla Curia Romana e allo Stato della Città del Vaticano», ha ricordato Francesco: «Si tratta di un lavoro che si colloca nel solco della perseverante fedeltà al Papa, che ebbe un momento qualificante in quel 6 maggio del 1527, quando i vostri predecessori sacrificarono la loro vita durante il sacco di Roma». «Vivere con coerenza la fede cattolica; perseverare nell’amicizia con Gesù e nell’amore verso la Chiesa; essere gioiosi e diligenti nei grandi come nei piccoli e umili compiti quotidiani; coraggio e pazienza, generosità e solidarietà con tutti». Sono queste, per il Papa, le «virtù» che le Guardie Svizzere sono chiamate ad esercitare, a partire da quel «gesto eroico», «quando prestate il servizio d’onore e di sicurezza in Vaticano, come anche quando avete dismesso la divisa». «Una Guardia Svizzera è sempre tale, sia quando è in servizio sia quando è fuori dal servizio!», ha ammonito infatti Francesco.

«È bello vedere un giovane come voi che dimostra attenzione agli altri, e che con premura è disponibile verso quanti sono nel bisogno», ha detto ancora il Papa.«Non è sempre facile testimoniare questo atteggiamento, ma con l’aiuto del Signore è possibile», ha garantito Francesco, esortando le nuove reclute a non stancarsi «di incontrare il Signore Gesù nella preghiera comunitaria e personale, nell’ascolto attento della Parola di Dio e nella partecipazione fervorosa all’Eucaristia. Il segreto dell’efficacia del vostro lavoro qui in Vaticano, come pure di ogni vostro progetto è, infatti, il costante riferimento a Cristo». «Sono ammirato dalla disciplina, dal senso ecclesiale, dalla discrezione e dalla professionalità austera ma serena con cui svolgete ogni giorno il vostro servizio», le parole con cui il Papa ha espresso la sua  gratitudine all’intero Corpo della Guardia Svizzera Pontificia.