Vita Chiesa

Papa Francesco: a Movimento dei Focolari, no a “autoreferenzialità”, “può giustificare o coprire forme di abuso”

“Ogni carisma è creativo”, ha aggiunto a braccio. “Quest’opera di aggiornamento è tanto più fruttuosa quanto più viene realizzata armonizzando creatività, saggezza, sensibilità verso tutti e fedeltà alla Chiesa”, le indicazioni di Francesco, secondo il quale “la vostra spiritualità, caratterizzata dal dialogo e dall’apertura ai diversi contesti culturali, sociali e religiosi, può certamente favorire questo processo”. “L’apertura agli altri, chiunque essi siano, è sempre da coltivare”, la raccomandazione del Papa: “il Vangelo è destinato a tutti – ma non come proselitismo – è fermento di umanità nuova in ogni luogo e in ogni tempo”. “Questo atteggiamento di apertura e dialogo vi aiuterà a evitare ogni autoreferenzialità – che è un peccato, è una tentazione, quella di guardarsi allo specchio – e che non viene mai dallo spirito buono”, ha garantito Francesco: “È quello che auspichiamo per tutta la Chiesa: guardarsi dal ripiegamento su sé stessi, che induce a difendere sempre l’istituzione a scapito delle persone, e che può portare anche a giustificare o a coprire forme di abuso”. “Con tanto dolore, lo abbiamo vissuto, lo abbiamo scoperto in questi ultimi anni”, ha aggiunto a braccio. ”. L’autoreferenzialità, ha puntualizzato infatti il Papa, “impedisce di vedere errori e mancanze, frena il cammino, ostacola una verifica aperta dei procedimenti istituzionali e degli stili di governo. È meglio invece essere coraggiosi e affrontare con parresia e verità i problemi, seguendo sempre le indicazioni della Chiesa, che è vera Madre, e rispondendo alle esigenze della giustizia e della carità”. “L’autocelebrazione non rende un buon servizio al carisma”, il monito del Santo Padre, che all’inizio del suo discorso, a braccio, ha ricordato il momento di preghiera per la Terra Santa del 2014 in Vaticano: “Erano tempi di promessa, ma la promessa sempre c’è. Andare avanti e portare nel cuore la Terra Santa, sempre!”.