Vita Chiesa

Papa Francesco a Patriarca siro-ortodosso Antiochia: avanti nel cammino comune

«In questo momento di dura prova e di dolore, rafforziamo ancora di più i legami di amicizia e di fraternità tra la Chiesa cattolica e la Chiesa siro-ortodossa. Affrettiamo i nostri passi sul cammino comune, tenendo fisso lo sguardo al giorno in cui potremo celebrare la nostra appartenenza all’unica Chiesa di Cristo intorno allo stesso altare del sacrificio e della lode».

Così Papa Francesco, ricevendo oggi in udienza Mor Ignatius Aphrem II, patriarca siro-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente. «La Sua, Santità, è una Chiesa di martiri fin dall’inizio e lo è ancora oggi», ha detto Francesco richiamando le sofferenze delle comunità cristiane e delle altre minoranze, «provocate dalla guerra, dalla violenza e dalle persecuzioni», di fronte alle quali «i potenti di questo mondo» sembrano «incapaci di trovare soluzioni».

Dopo l’invito a pregare insieme per le vittime di questa violenza e per i due metropoliti «rapiti insieme ormai da più di due anni», il Pontefice esorta a chiedere al Signore «la grazia di essere sempre pronti al perdono e operatori di riconciliazione e di pace. Questo è ciò che anima la testimonianza dei martiri», il cui sangue «è seme di unità della Chiesa e strumento di edificazione del regno di Dio, che è regno di pace e di giustizia». «Ciò che ci unisce – la conclusione del Papa – è ben superiore a ciò che ci divide».