Vita Chiesa

Papa Francesco: agli Stimmatini, «Il Vangelo si annuncia con mitezza e gioia»

Il Papa li ha esortati «a ravvivare in voi e nelle vostre comunità il fuoco della Parola di Dio: esso deve ‘incendiare’ anche i cuori di quanti si trovano alle periferie dei contesti urbani ed ecclesiali». «Imitando il divino Maestro – ha proseguito Francesco – anche voi siete chiamati a portare il fuoco nel mondo». «Ma c’è un fuoco sbagliato e un fuoco buono, santo», ha notato il Papa. «Dio nella Bibbia è paragonato al fuoco ma è un fuoco di amore, che conquista il cuore delle persone, non con la violenza, ma rispettando la libertà e i tempi di ciascuno». Per questo, «il Vangelo si annuncia con mitezza e gioia» e «voi – ha sottolineato il Papa – potete portare le persone alla conversione, alla comunione con Cristo, per mezzo della gioia della vostra vita e con la mitezza».

«Il fuoco buono è il fuoco di Gesù», ha proseguito Francesco, è «il fuoco della carità fraterna». «La testimonianza d’amore di una comunità fraterna di missionari è conferma dell’annuncio evangelico, è la ‘prova del fuoco’», ha aggiunto il Papa, osservando che «se in una comunità manca il fuoco buono, c’è freddezza, buio, solitudine. Se c’è il fuoco della carità fraterna, c’è il calore, la luce e la forza di andare avanti. E nuove vocazioni vengono attratte alla dolce missione di evangelizzare».

Il Papa ha invitato i missionari Stimmatini a portare «questo fuoco nelle comunità cristiane, dove la fede di tante persone ha bisogno di essere riaccesa, di trovare forza per essere contagiosa». Ma, «al tempo stesso, andate – ha ammonito – uscite ad annunciare il Vangelo ai poveri, a quelli che non si sentono amati da nessuno, a chi vive nella tristezza e nella disperazione, ai carcerati, ai senza casa e senza tetto, agli immigrati, a chi fugge dalle guerre». Da Francesco anche una consegna: «Abbiate un’attenzione particolare verso la famiglia» e «portate il fuoco di Cristo ai giovani, che hanno bisogno di qualcuno che li ascolti e li aiuti a trovare il senso alla vita».