Vita Chiesa

Papa Francesco: ai Giuseppini, da 40 anni una preghiera che «rende possibili le cose impossibili»

Il Santo Padre ha ricevuto oggi i partecipanti al XVII Capitolo Generale degli Oblati di San Giuseppe (Giuseppini d’Asti) in corso a Roma dal 3 al 31 agosto e, ripercorrendo con loro il carisma di San Giuseppe, ha detto: «Ricchi della semplicità operosa di san Giuseppe, siete chiamati ad essere nel mondo testimoni di un peculiare messaggio, di una consolante buona notizia: che cioè Dio si serve di tutti, in preferenza dei più piccoli e umanamente sprovveduti, per impiantare e far crescere il suo Regno». Pertanto, «vi incoraggio – ha proseguito il Papa -, a continuare a vivere e operare nella Chiesa e nel mondo con le virtù semplici ed essenziali dello Sposo della Vergine Maria: l’umiltà, che attira la benevolenza del Padre; l’intimità con il Signore, che santifica tutto l’operato cristiano; il silenzio e il nascondimento, uniti allo zelo e alla laboriosità in favore della volontà del Signore».

Ed ha concluso con un pensiero rivolto ai giovani: «Di fronte a una cultura superficiale che esalta il possesso dei beni materiali e promette felicità attraverso pericolose scorciatoie, voi non mancate di stimolare i giovani a temprare lo spirito e a formarsi una personalità matura, capace di forza ma anche di tenerezza. E la gioia più grande è parlare ai giovani di Gesù Cristo, leggendo con loro il Vangelo, confrontandolo insieme con la vita… Questa è la strada migliore per costruire un futuro solido».