Vita Chiesa

Papa Francesco: ai Mariani, «vicini ai semplici, non siamo principi»

«Noi non siamo principi, figli di principi o di conti o di baroni, siamo gente semplice, il popolo. E per questo ci avviciniamo con questa semplicità ai semplici e a quelli che soffrono di più: i malati, i bambini, gli anziani abbandonati, i poveri, tutti… E questa povertà è al centro del Vangelo perché è la povertà di Gesù, non la povertà sociologica, quella di Gesù». Così Papa Francesco ai partecipanti al Capitolo dei Chierici Mariani dell’Immacolata Concezione, ricevuti questa mattina in udienza. L’urgente necessità di «testimoniare il messaggio evangelico a tutti, senza distinzioni», costituisce «il vasto campo del vostro apostolato», ha detto Francesco, e non sono poche le situazioni di ingiustizia e di disagio morale e materiale che interpellano i credenti: «Solo cuori pienamente aperti all’azione della Grazia sono in grado di interpretare i segni dei tempi e di cogliere gli appelli dell’umanità bisognosa di speranza e di pace. Cari fratelli, sull’esempio del vostro fondatore siate coraggiosi nel servizio di Cristo e della Chiesa, rispondendo alle nuove sfide e alle nuove missioni, anche se umanamente possono sembrare rischiose». E infatti di fronte alla «piccolezza dei mezzi» e alla «nostra indegnità», centrale – ha sottolineato Francesco – è «l’atto di fede nella potenza del Signore»: «Il Signore può, il Signore è capace. E la nostra piccolezza è proprio il seme, il seme piccolino, che poi germoglia, cresce, il Signore lo annaffia. E così va avanti. Ma il senso di piccolezza è proprio il primo slancio verso la fiducia della potenza di Dio: ‘Andate, andate avanti su questa strada’».