Vita Chiesa

Papa Francesco: ai Padri Scolopi, «oggi più che mai abbiamo bisogno di una pedagogia evangelizzatrice»

Il Giubileo, che si concluderà il 25 novembre 2017, cade a 400 anni dalla nascita delle Scuole Pie come Congregazione religiosa, creata da san Giuseppe Calasanzio. Quattrocento anni fa, nel 1617, Papa Paolo V comprese che era «lo Spirito Santo a guidare Giuseppe Calasanzio a dedicarsi all’educazione dei fanciulli» e scelse quindi la Congregazione Paolina dei Poveri della Madre di Dio della Scuole Pie come «prima Congregazione della Chiesa a dedicarsi esclusivamente all’educazione dei bambini», specialmente di quelli poveri, ricorda Francesco nel Messaggio inviato, così come ricorda che ricorrono anche i 250 anni dalla canonizzazione di San Giuseppe Calasanzio. Benché le circostanze siano cambiate, le necessità a cui l’Ordine risponde continuano ad essere le stesse. In questi 4 secoli, le Scuole Pie si sono mantenute in un permanente atteggiamento di «apertura» e di «uscita»: da Roma verso i piccoli paesi italiani, e ancora verso i diversi paesi europei fino agli altri continenti.

Ricordando il motto scelto per l’Anno giubilare – «Educare, Annunciare, Trasformare» – il Papa esorta a rimanere «aperti» alle indicazioni dello Spirito, a essere portatori di speranza e futuro. «Dio vi conceda – sottolinea – di trovarvi profeticamente presenti negli angoli dove i più piccoli soffrono ingiustamente». «Oggi più che mai abbiamo bisogno di una pedagogia evangelizzatrice», afferma Francesco, che «sappia trasformare i cuori» in sintonia con il Regno di Dio, rendendo le persone partecipi dei processi. Centrale per questo è l’educazione. «Ci sono oggi milioni di bambini senza accesso all’educazione», esclusi e limitati nei progetti per il futuro a causa dell’avarizia umana, migliaia di bambini allontanati dalle loro case e scuole a causa delle guerre, e che richiedono «una speciale attenzione educativa». Anche tutti i bambini scolarizzati hanno bisogno di «autentici educatori» che gli indichino Cristo. « Voi – conclude il Papa – non siete stati fondati per altra grandezza che quella della piccolezza», per farvi «bambini con i bambini e poveri con i poveri».