Vita Chiesa

Papa Francesco: ai motociclisti, «giovani si suicidano perché manca passione per la vita

La vostra presenza mi offre l’opportunità di sottolineare quanto sia importante lo sport anche nell’odierna società», ha esordito Francesco, salutando il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e ringraziandolo per le parole pronunciate poco prima. «Il fenomeno sportivo – ha spiegato il Papa – stimola a un sano superamento di sé stessi e dei propri egoismi, allena allo spirito di sacrificio e, se ben praticato, suscita la lealtà nei rapporti interpersonali, l’amicizia, il rispetto delle regole». «È importante che quanti si occupano di sport, a vari livelli, promuovano quei valori umani e cristiani che stanno alla base di una società più giusta e solidale», l’appello: «Questo è possibile – la tesi di Francesco – perché l’evento sportivo si esprime con linguaggio universale, che trascende confini, lingue, razze, religioni e ideologie. Pertanto, possiede la capacità intrinseca di unire le persone, favorendo il dialogo e l’accoglienza». «E questo si realizza soprattutto nello sport amatoriale», ha aggiunto il Papa a braccio, incoraggiando i presenti a «diffondere i valori dello sport». «Così contribuirete a costruire una società più giusta e solidale», ha assicurato Francesco.

«Questo mondo ha bisogno della passione», perché la vita non può essere mai «un peso», ha detto il Papa, a braccio al gruppo di motociclisti. «Quando io leggo le notizie sui suicidi dei giovani, e sono tanti – ha raccontato a braccio dopo aver pronunciato il suo discorso – mi chiedo: cosa è successo lì?». «Possiamo dire che mancava la passione», la risposta: «Qualcuno non ha saputo trasmettere la passione» per la vita. «Contagiate la passione!», l’invito di Francesco: «Questo mondo ha bisogno della passione». «Vivere con passione, non come chi porta la vita come un peso», la consegna del Papa, secondo il quale «passione è andare avanti». L’altra parola affidata da Francesco come compito ai presenti prima di congedarsi, oltre a passione, è ad essere «campioni di vita».