Vita Chiesa

Papa Francesco ai vescovi svizzeri: «Mantenete viva la fede sulla vostra terra»

Dopo avere ringraziato il presidente dei vescovi, monsignor Markus Büchel, per le parole rivoltegli, il Pontefice ha parlato della Svizzera come di «un Paese di pace e di convivenza culturale e religiosa», sede di importanti istituzioni internazionali. Anche chi è lontano dalla Chiesa, ha notato il Papa, «riconosce a cattolici e protestanti un ruolo positivo in ambito sociale: il loro impegno caritativo porta ai poveri ed esclusi un riflesso della tenerezza del Padre». Nel richiamare il Grande Giubileo dell’abbazia di Saint-Maurice che si celebrerà l’anno prossimo, Francesco ha spiegato: «Si tratta di una testimonianza impressionante di 1.500 anni di vita religiosa, senza interruzioni, un evento eccezionale in tutta Europa». Di qui il monito a mantenere viva la fede «in Cristo risorto». «La missione a voi affidata – ha aggiunto – è pascere il gregge, camminando secondo le circostanze davanti, al centro o dietro». «Il popolo di Dio non può esistere senza i suoi pastori, vescovi e sacerdoti; il Signore ha donato alla Chiesa il dono della successione apostolica nel servizio dell’unità della fede e della sua trasmissione completa».

Un dono prezioso, «con la collegialità che ne deriva – parola del Papa – se sappiamo renderlo efficace, valorizzarlo per sostenerci gli uni gli altri, per vivere e condurre coloro che il Signore ci manda verso l’incontro con Colui che è ‘via, verità e vita’». Così, ha assicurato, soprattutto i giovani troveranno «motivi per credere e sperare». Dal Pontefice l’incoraggiamento a proseguire gli sforzi» per la formazione dei seminaristi», sfida «per il futuro della Chiesa». Servono sacerdoti con «solida conoscenza di Tradizione e Magistero» ma anche «conformati» a Cristo. «Nella vita fraterna troveranno un sostegno efficace contro la tentazione del ripiegarsi su se stessi o di una vita virtuale, e un antidoto permanente alla solitudine a volte pesante». Il Papa ha quindi esortato i presuli a «vegliare sui vostri sacerdoti e a dedicare loro del tempo, soprattutto se si sono allontanati e hanno dimenticato il significato della paternità episcopale, o pensato di non averne bisogno. Un dialogo umile, vero e fraterno spesso permette un nuovo inizio». La Chiesa, ha concluso il Santo Padre, «viene dalla Pentecoste». Di qui l’invito a uscire e a «predicare il Vangelo a tutti». «Occorre proclamare la Buona Novella – il suo monito -, non piegarsi alle fantasie degli uomini. Molte volte ci stanchiamo di rispondere, senza renderci conto che i nostri interlocutori non cercano risposte. Dobbiamo annunciare, anticipare, porre domande».