Vita Chiesa

Papa Francesco: alla Comunità Apg23, «La Fede apre la porta della carità»

Lo ha sottolineato, oggi, Papa Francesco, ricevendo in udienza la Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23). Questa, ha aggiunto, «è la miseria cieca di considerare scopo della propria esistenza la ricchezza materiale, la ricerca del potere e del piacere e di asservire la vita del prossimo al conseguimento di questi obiettivi». È «la presenza del Signore che segna la differenza tra la libertà del bene e la schiavitù del male, che può metterci in grado di compiere opere buone e di trarne una gioia intima, capace di irradiarsi anche su quelli che ci stanno vicino. La presenza del Signore allarga gli orizzonti, risana i pensieri e le emozioni, ci dà la forza necessaria per superare difficoltà e prove. Là dove c’è il Signore Gesù, c’è risurrezione, c’è vita, perché Lui è la risurrezione e la vita».

«La fede sposta davvero le montagne dell’indifferenza e dell’apatia, del disinteresse e dello sterile ripiegamento su sé stessi. La fede apre la porta della carità facendoci desiderare di imitare Gesù, ci incita al bene, fornendoci il coraggio per agire sull’esempio del Buon Samaritano», ha detto il Pontefice. Lo sapeva molto bene don Oreste Benzi: «Il suo amore per i piccoli e i poveri, per gli esclusi e gli abbandonati, era radicato nell’amore a Gesù crocifisso, che si è fatto povero e ultimo per noi. La sua coraggiosa determinazione nel dare vita a tante iniziative di condivisione in diversi Paesi sgorgava dal fiducioso abbandono alla Provvidenza di Dio; scaturiva dalla fede in Cristo risorto, vivo e operante, capace di moltiplicare le poche forze e le risorse disponibili», ha affermato Francesco.

«Dalla missione di coinvolgere gli adolescenti e interessarli alla persona di Gesù – ha continuato -, nacque nel servo di Dio don Oreste Benzi l’idea di organizzare per loro un «incontro simpatico con Cristo», vale a dire un incontro vitale e radicale con Lui come eroe e amico, mediante testimonianze di vita vissuta, che mostrassero in pienezza il messaggio cristiano, ma in modo gioioso e persino scherzoso». Nacque così la vostra comunità, «con le sue Case-famiglia, le cooperative sociali ed educative, le Case di preghiera, i servizi per accompagnare le maternità problematiche».