Vita Chiesa

Papa Francesco: alla diocesi di Roma, “la parrocchia non è club esclusivo, aprire le porte a tutti”

“Permettete a tutti di entrare – ha ribadito il Papa -. Permettete a voi stessi di andare incontro e lasciarvi interrogare, che le loro domande siano le vostre domande, permettetevi di camminare insieme: lo Spirito vi condurrà. Abbiate fiducia nello Spirito. Non abbiate paura di entrare in dialogo e lasciatevi sconvolgere dal dialogo: è il dialogo della salvezza. Non siate disincantati, preparatevi alle sorprese”. Papa Francesco ha ricordato che “il cardinale vicario e i preti devono ascoltarsi, i religiosi, i laici devono parlare e ascoltarsi: non si tratta di raccogliere opinioni, non è una inchiesta ma si tratta di ascoltare lo Spirito Santo”. “Sarebbe una figuraccia per il Papa, e anche per voi, che la diocesi di Roma non si impegnasse in questo Sinodo”, ha aggiunto a braccio. E poi, più avanti: “Ci sono molte resistenze a superare l’immagine di una Chiesa rigidamente distinta tra capi e subalterni, tra chi insegna e chi deve imparare, dimenticando che a Dio piace ribaltare le posizioni”. “La Chiesa sinodale – ha precisato – ripristina l’orizzonte da cui sorge il sole Cristo: innalzare monumenti gerarchici vuol dire coprirlo. I pastori camminano con il popolo”, “a volte davanti, a volte in mezzo, a volte dietro”. “Davanti per guidare, in mezzo per incoraggiare e non dimenticare l’odore del gregge, dietro perché il popolo ha anche ‘fiuto’. Ha fiuto nel trovare nuove vie per il cammino, o per ritrovare la strada smarrita”. Il Papa ha invitato perciò a non lasciare “fuori o indietro nessuno. Farà bene alla diocesi di Roma e a tutta la Chiesa, che non si rafforza solo riformando le strutture, dando istruzioni, offrendo ritiri e conferenze, o a forza di direttive e programmi, ma se riscoprirà di essere popolo che vuole camminare insieme, tra di noi e con l’umanità”.

“I poveri, i dimenticati, i mendicanti sono parte della Chiesa, sono parte del Sinodo”: lo ha affermato oggi Papa Francesco ricevendo in udienza i fedeli della diocesi di Roma, che stanno per iniziare il processo sinodale diocesano, dal titolo “Per un Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”. Sono previste tre fasi, che si svolgeranno tra ottobre 2021 e ottobre 2023.  “Se non li chiami al Sinodo – ha precisato a braccio il Papa – vai da loro per sentire cosa ti dicono, anche gli insulti. Il Sinodo è tutto, anche dialogare sulle nostre miserie, sulle miserie che ho io, che hanno i vescovi ausiliari, i preti, i laici, chi appartiene alle associazioni”. Il Papa ha invitato a prendere la parte “dei miserabili, degli scartati della società”, ad “avere orecchi, ascoltare” per “sentire la voce di Dio, cogliere la sua presenza, intercettare il suo passaggio e soffio di vita” e a far uscire durante il dialogo sinodale “le nostre miserie, senza giustificarsi. Non abbiate paura!”.